VATICANO - “Professione di fede” e giuramento di fedeltà di don Emilio Nappa, Presidente delle POM

venerdì, 23 dicembre 2022

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Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Assicuriamo la nostra vicinanza e comunione a mons. Emilio Nappa mentre fa oggi la sua professione di fede e il giuramento di fedeltà prima della sua consacrazione episcopale”. Inizia con queste parole l’omelia del cardinale Luis Antonio Tagle, nel corso della celebrazione per gli auguri di Natale agli ufficiali e dipendenti del Dicastero per l’Evangelizzazione.
Sabato 3 dicembre 2022, Il Santo Padre ha nominato don Emilio Nappa Segretario Aggiunto del Dicastero per l’Evangelizzazione con incarico di Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, conferendogli il titolo di Arcivescovo e assegnandogli la Sede titolare di Satriano. Don Emilio Nappa ha voluto pronunciare la sua professione di fede durante la liturgia presieduta dal cardinale Tagle per sottolinearne la valenza di atto comunitario e partecipativo, richiedendo anche preghiere per la missione condivisa dai membri di tutto il Dicastero.
“Questa celebrazione eucaristica ci ricorda anche che non è solo il lavoro a unirci ma è la persona del Figlio di Dio che si è fatto uomo, il suo nome è Gesù che significa Dio salva.
Per due anni - ha detto il cardinale Tagle durante l’omelia, prendendo spunto dal Vangelo del giorno in cui si racconta la scelta nel nome del piccolo Giovanni Battista da parte dei suoi genitori Elisabetta e Zaccaria - “abbiamo celebrato l’Avvento e il Natale all’ombra della pandemia. Quest’anno abbiamo le nubi della guerra, della manipolazione, della menzogna, della distruzione. Ma queste nubi non sono nuove. Elisabetta, Zaccaria, Maria, Giuseppe e i poveri pastori conoscevano bene quelle nubi ma i loro occhi di fede erano attenti ai numerosi atti di grazia di misericordia di Dio che si stavano svolgendo. Conoscono il passato ma vedono anche la nuova storia che Dio sta scrivendo. A ciò che vedono danno un nome. Elisabetta e Zaccaria non videro solo la vergogna della loro storia ma soprattutto la benevolenza di Dio nel loro figlio. Lo chiameranno Giovanni. Maria e Giuseppe non videro solo la vergogna e il pericolo di avere un Figlio prima di vivere insieme, ma soprattutto il piano salvifico di Dio nel loro Figlio. Lo chiamarono Gesù.
Il nostro mondo contemporaneo – ha proseguito il cardinale - ha bisogno di più persone che sappiano vedere la presenza viva di Dio in mezzo alla disordinata condizione umana. Abbiamo bisogno di persone che diano un nome alla nuova storia che Dio stesso sta sviluppando. Questa è l’evangelizzazione: dare il nome all’azione benevola di Dio nella storia.”
L’ordinazione episcopale di don Emilio Nappa sarà celebrata sabato 28 gennaio 2023.
(Agenzia Fides 23/12/2022)


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