ASIA/MONGOLIA - La scuola nel villaggio di Zuunmod fa crescere i piccoli col “Sistema Preventivo” di Don Bosco

venerdì, 9 dicembre 2022 evangelizzazione   scuola   animazione missionaria   educazione  

Zuunmod (Agenzia Fides) - Sono 30 i piccoli che quest’anno frequentano la scuola “St Paul”, gestita dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, nel villaggio mongolo di Zuunmod, capoluogo della provincia di Tov. Una scuola che è una presenza significativa in un contesto dove la maggior parte dei bambini provengono da famiglie la cui vita quotidiana è segnata da forti disagi sociali.
A Zuunmod il lavoro è un miraggio. Ci sono pochissime possibilità di occupazione stabile. Le famiglie vivono con i sussidi che il governo distribuisce ogni mese per sostenere i figli dai 0 ai 18 anni (circa 100 milioni di tugrik, la valuta mongola, corrispondenti a 313 euro).
“Ci sono, tra gli adulti, coloro che abusano di alcolici usando i soldi destinati ai figli. In alcuni casi manca loro il necessario, anche il fatto di potersi lavare” racconta all’Agenzia Fides Sr.Hanako Kojima Teresia, direttrice della scuola che quest’anno ha ricevuto un sostegno dalla Pontificia Opera della Santa Infanzia.
I bimbi arrivano al mattino, fanno colazione e poi iniziano le attività di scuola e di gioco. La giornata prosegue con il pranzo e, per alcuni con il dopo scuola, aperto anche ai bambini del villaggio che non frequentano l’istituto. Il dopo-scuola supporta i bambini anche nello svolgimento di qualche attività extrascolastica.
“Le prime suore della nostra Congregazione sono arrivate in Mongolia nel 2006 - racconta suor Hanako Kojima Teresia - e la prima comunità si è formata l’8 Dicembre del 2007 con 4 di noi. Dopo gli studi della lingua mongola e l’adattamento all’ambiente, è iniziata l’attività educativa nella scuola materna e elementare affidataci dalla Chiesa locale”. La religione ufficiale del Paese è il buddismo tibetano. Nella scuola non viene svolta alcuna attività di carattere religioso. Le suore non indossano l’abito della loro congregazione.
“Noi - racconta la direttrice della scuola - ci ispiriamo al ‘Sistema Preventivo’ di Don Bosco, educando i bimbi e le bimbe a diventare onesti cittadini ”. Secondo San Giovanni Bosco, i fanciulli e le fanciulle immersi in contesti di disagio sociale e familiare potevano crescere in maniera sana grazie alla vicinanza e al sostegno di guide e educatori amorevoli, che sapessero guidarli nelle scelte attestando in maniera concreta la ragionevolezza dei comportamenti virtuosi, piuttosto che puntare sui castighi e sulle pratiche “repressive” da far scattare nei confronti di chi trasgredisce le regole.
L' accompagnamento quotidiano delle Figlie di Maria Ausiliatrice si fa ancora più silenzioso ed orante quando ci sono situazioni di gravi carenze psicologiche ed emotive. Suor Hanako Kojima Teresia richiama il caso di una bimba con un padre alcolizzato che, nonostante soffrisse tutte le conseguenze negative in una situazione complessa e difficile da a quell’età, cercava comunque di avere dei confronti del genitore un atteggiamento di protezione. “Di fronte a questo - conclude la suora - mi sono profondamente commossa e ho pregato tanto lei e per il suo futuro”.
(EG) (Agenzia Fides 9/12/2022)


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