EUROPA/RUSSIA - Dar da mangiare agli affamati. Germogli di misericordia francescana nel gelo dell’inverno russo

venerdì, 2 dicembre 2022

Mosca (Agenzia Fides) –“Portane un chilo”. In russo, “Prinesi kilogramm”. Così si chiama anche quest’anno la raccolta di generi alimentari promossa a Mosca dai Francescani Conventuali per aiutare persone che nella Capitale, e non solo, vivono in stato di bisogno.
Il reperimento di generi alimentari per chi si trova in condizioni di difficoltà sta diventando un impegno periodico frequente per i Francescani Conventuali di Mosca, e ritorna almeno due volte l’anno, prima del Natale e prima della Pasqua. Anche quest’anno, la campagna prenatalizia è iniziata il 28 novembre, giorno successivo alla prima domenica di Avvento.
L’iniziativa “Prinesi kilogramm” si svolge da nove anni, due volte all’anno, e prosegue fino a Natale. Chi aderisce alla raccolta è invitato a portare almeno 1 kg di alimenti a lunga conservazione presso il Convento dei Frati minori conventuali a Mosca. Parte del cibo raccolto resta nella Capitale, mentre il resto viene inviato a Kaluga, città circa 200 km a Sud di Mosca, dove sorge un altro convento francescano.
La campagna non è nata da astratte e indefinite buone intenzioni umanitarie. «Vedevamo persone in costante difficoltà, sia tra chi frequenta il nostro convento, sia al di fuori della comunità», racconta all’Agenzia Fides fra Piotr Karnialiuk OFM Conv, frate guardiano del convento di San Francesco a Mosca e segretario della Custodia Generale Russa. «Allora - aggiunge - abbiamo iniziato ad organizzare raccolte di generi alimentari a lunga conservazione per due volte all’anno, in prossimità della Pasqua e del Natale, e a diffondere la notizia tramite il passaparola attraverso gli strumenti social», continua fra Piotr. Al convento arrivano persone della capitale e delle città limitrofe. Portano in dono confezioni di riso, pasta di grano duro e scatolame. Al termine del periodo di raccolta, le derrate immagazzinate vengono distribuite a chi si presenta alla porta dei conventi di Mosca o Kaluga e chiede di avere qualcosa da mangiare. «Così, aiutando chi ha bisogno anche dei beni di prima necessità, facciamo anche noi esperienza del miracolo della gratuità e facciamo passi avanti sulla via della carità», commenta il padre guardiano.
La storia recente dell’ordine in Russia e Kazakhstan ha inizio dopo la caduta dell’URSS, quando nel 1993 i frati minori conventuali furono chiamati in quelle terre da mons. Tadeusz Kondrusiewicz, allora amministratore apostolico della Russia europea. Inizialmente, i frati dipendevano da alcune province polacche dell’ordine e, nel 2001, è nata la Custodia Generale Russa di San Francesco d’Assisi (Rossijskaja General’naja Kustodija sv. Franciska Assizskogo), che dal 2019 include anche il Kazakhstan. Attualmente, essa comprende sei conventi (a Mosca, San Pietroburgo, Černjachovsk, Kaluga, Astrachan’ e Nur-Sultan, in Kazakhstan), presso cui vivono sedici frati, provenienti da Lituania, Slovenia, Polonia, Bielorussia, Italia e Kazakhstan. A questi si aggiungono tre giovani in formazione, di cui uno di origini russe e uno di origini kazake. Alle diverse iniziative caritatevoli, i francescani affiancano anche attività in ambito culturale, grazie alla Casa editrice dei Francescani (Izdatel’stvo Franciskancev), fondata nel 1994, che ha tradotto in lingua russa numerosi documenti pontifici e testi teologici. Lo scorso giugno il sesto Capitolo generale ha rieletto Custode generale fra Dariusz Harasimowicz OFM Conv, missionario in Russia da oltre ventisei anni. (CD) Agenzia Fides 2/12/2022)


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