AFRICA/BURKINA FASO - Sempre più donne presenti nei flussi migratori: un convegno a Ouagadougou

mercoledì, 30 novembre 2022 migranti   donne   caritas  

Ouagadougou (Agenzia Fides) – Sempre più donne fanno parte dei flussi migratori provenienti dall’Africa. È quanto emerge dal convegno “Donna, genere e migrazione” in corso a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Il convegno è organizzato dall’Organisation catholique pour le développement et la solidarité (OCADES, la Caritas del Burkina Faso) e dall’ONG tedesca Welthungerhilfe, nel quadro dell’attuazione del Projet d’appui à la protection des migrants les plus vulnérables sur les routes migratoires du Sahel (PROMISA). PROMISA è promosso dal Fondo fiduciario di emergenza dell'Unione europea per l'Africa (EUTF) ed è gestito da Caritas Svizzera (CaCH), insieme a Catholic Relief Services (CRS), OCADES, Caritas Mali e Welthungerhilfe (WHH).
“Per molto tempo, e sebbene le donne non fossero molto meno rappresentate di oggi nei flussi migratori globali, il genere è stato ignorato... In Burkina Faso assistiamo impotenti a una forte mobilità umana con nuovi profili di migranti, cioè le donne. È opportuno che prestiamo attenzione alla situazione delle donne migranti e in particolare alla loro salute” ha affermato nelle sue osservazioni introduttive la direttrice del Centro di ricerca e formazione sullo sviluppo umano integrale, suor Jeannine Sawadogo.
“Ci rendiamo conto che sempre più la migrazione ha un volto femminile. Ora, le politiche a livello nazionale, le strategie sulla migrazione, favorevoli alle donne, tengono conto del genere?” si è chiesto Dieudonné Guiguemdé, responsabile di OCADES. “Questo è ciò che giustifica questo panel per cercare di riflettere sulla questione di genere e migrazione; dato che le donne sono spesso vittime del percorso migratorio. Dobbiamo quindi lavorare per aiutarle a ottenere una protezione ottimale; non è perché sono donne che devono essere considerate come persone da manipolare, persone volte a soddisfare qualsiasi desiderio, ma hanno invece una dignità da preservare e proteggere”.
Sempre più donne migrano indipendentemente dalle loro famiglie, attratte dalla forte domanda di lavoro in settori a predominanza femminile, come il lavoro domestico e l'assistenza sanitaria. La politica migratoria non si è adattata a questa tendenza globale. Non esiste una comprensione sistematica completa di come valutare l'impatto delle politiche migratorie su uomini e donne. Oltre a questo donne e ragazze rimangono spesso vittime di violenze e soprusi di ogni genere lungo il percorso migratorio e poi nei Paesi di destinazione.
Gli organizzatori del convegno di Ouagadougou hanno anche organizzato un incontro di due giorni, dal 28 al 29 novembre, con le forze di sicurezza del Paese (Forces de défense et de sécurité FDS), al fine di “rafforzare la comprensione e le capacità operative delle FDS sulla tratta di esseri umani e comprendere il legame tra genere e migrazione” afferma il Segretario Generale di OCADES don Constantin Séré, che sottolinea come “la questione della protezione dei migranti rimane attuale nonostante la crisi che sta attraversando il nostro Paese (…) E quando i migranti arrivano sani e salvi nei Paesi di destinazione, le prove superate lungo il percorso possono incidere sulla loro integrità fisica o sulla loro salute mentale”. (L.M.) (Agenzia Fides 30/11/2022)


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