AFRICA/CONGO RD - Il Presidente del Ruanda a favore di un cessate il fuoco nell’est della RDC

sabato, 19 novembre 2022 violenza  

Kinshasa (Agenzia Fides) – "Il presidente del Ruanda, Paul Kagame, ha accettato di assistere il facilitatore dell'EAC nell'esortare l'M23 a cessare il fuoco e a ritirarsi dai territori conquistati” afferma un comunicato dell’ex Presidente keniano Uhuru Kenyatta, facilitatore della Comunità dell'Africa orientale (EAC) per la pace nella Repubblica Democratica del Congo.
L'ex ribellione Tutsi, l'M23 (Movimento 23 marzo) ha ripreso le armi alla fine dello scorso anno, si è impadronito di Bunagana, al confine con l'Uganda, a giugno e, dopo diverse settimane di calma, è partito il 20 ottobre all'offensiva, estendendo il territorio sotto il suo controllo.
L’avanzata dell’M23 oltre a causare forte apprensione dell’est della RDC, ha provocato accese tensioni tra Kigali e Kinshasa, il cui governo accusa le truppe ruandesi di essere entrate nel territorio congolese per appoggiare l’M23. Kigali a sua volta accusa la RDC di collusione con le FDLR (Forze Democratiche di Liberazione del Ruanda), ribelli hutu ruandesi stabiliti nella Repubblica Democratica del Congo dal genocidio dei tutsi avvenuto nel 1994 in Ruanda.
Nonostante l’avvio della mediazione dell’ex Capo dello Stato keniano, gli scontri tra l'esercito congolese e i ribelli dell'M23 sono continuati ieri, 18 novembre, su diversi fronti nella parte orientale della RDC.
Il Kenya ha deciso di inviare circa 900 soldati nella RDC come parte di una forza congiunta dell’EAC istituita per aiutare a ripristinare la sicurezza nell'est del Paese, un primo gruppo di soldati è arrivato una settimana fa.
Una nota distensiva nei rapporti tra l’RDC, il Ruanda e il Burundi (Paese che a sua volta ha propri militari dispiegati nell’est congolese) viene da una nota congiunta dei Vescovi di Ruanda e Burundi.
"Noi, Vescovi dell'ACOREB (Associazione delle Conferenze Episcopali del Ruanda e del Burundi), esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza spirituale al popolo congolese, preda di violenze omicide”. “Esortiamo tutte le parti in conflitto a tornare al tavolo del dialogo e dei negoziati per risolvere pacificamente i loro conflitti senza compromettere la vita di persone innocenti”.
I membri di ACOREB assicurano inoltre al popolo congolese la loro “vicinanza e le loro preghiere per il consolidamento della pace nella RDC e nell'intera sub-regione”.
(L.M.) (Agenzia Fides 19/11/2022)


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