VATICANO - Studiare il passato per delineare il futuro della missione: presentato il Convegno per il IV centenario di Propaganda Fide

martedì, 15 novembre 2022 congregazione per l'evangelizzazione dei popoli  

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Dal punto di vista della storia della Chiesa, e in particolare, delle missioni, l’istituzione della Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede, meglio nota come ‘de Propaganda Fide’ o semplicemente come ‘Propaganda’ fu un evento storico di grande importanza. Ufficio centrale della Curia romana sin dal 1622, alla Congregazione venne affidata la responsabilità di dirigere le attività missionarie in tutto il mondo”. Lo ha sottolineato questa mattina nella sala stampa della Santa Sede, Mons. Camillus Johnpillai, Capo Ufficio del Dicastero per l’Evangelizzazione, presentando ai giornalisti il Convegno Internazionale di Studi “Euntes in mundum universum”, in programma dal 16 al 18 novembre presso la Pontificia Università Urbaniana, in occasione del IV Centenario dell’istituzione della Congregazione di Propaganda Fide (1622-2022).
Ripercorrendo le tappe principali di questi quattro secoli, Mons. Johnpillai ha evidenziato prima di tutto l’intento di Papa Gregorio XV (1621-1623) nell’istituire questa Congregazione: il Papa, come Pastore universale, aveva la responsabilità assoluta di diffondere la fede; la Congregazione doveva coordinare e guidare l’attività missionaria della Chiesa, fino ad allora controllata dai sovrani cattolici di Spagna e Portogallo. Tutti i missionari dovevano dipendere da Propaganda per essere inviati in missione, nei territori che venivano loro assegnati.
Papa Urbano VIII (1623-1644) diede un forte impulso al progresso delle missioni, e la competenza della Congregazione venne articolata secondo tre categorie: territori, persone e materie. Un altro aspetto è quello legato alla questione finanziaria, tenendo conto dell’ingente impegno mondiale per quanto riguarda l’attività missionaria. Ulteriori sviluppi delle competenze di Propaganda Fide si ebbero soprattutto nel Novecento, e in particolare in seguito al Concilio Vaticano II. La riforma della Curia Romana di San Paolo VI con la Costituzione apostolica Regimini Ecclesiae universae, del 1967, confermò “la competenza generale del Dicastero missionario come l’organo centrale della Chiesa, responsabile di organizzare e coordinare l’attività missionaria nel mondo”. Inoltre presentò un nuovo nome per il Dicastero, per l’Evangelizzazione dei popoli, “mettendo in rilievo che l’evangelizzazione è lo scopo dell’attività missionaria della Chiesa”, e per la prima volta venne fatto riferimento alla partecipazione dei laici nella cooperazione missionaria. San Giovanni Paolo II con la Costituzione apostolica Pastor Bonus, del 1988, indicò tra le competenze del Dicastero la promozione della ricerca in teologia missionaria, spiritualità e lavoro pastorale come primo strumento nel compito del Dicastero per la cooperazione missionaria. Il suo compito di formare il clero secolare ed i catechisti e animare tutto il popolo di Dio venne ancor più accentuato.
Parlando della fisionomia attuale del Dicastero per l’Evangelizzazione delineata da Papa Francesco, con la Costituzione apostolica ‘Praedicate Evangelium’ del 19 marzo 2022, Monsignor Johnpillai ha sottolineato che la Sezione per la Prima Evangelizzazione e le Chiese particolari raccoglie l’eredità della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide). “La missione evangelizzatrice della Chiesa è ancora lontana dal suo compimento - ha concluso -. Quindi la Chiesa continua la sua missione evangelizzatrice, ricordando le parole del Signore risorto: “Euntes docete omnes gentes - Ecce ego vobiscum sum” (Mt 28:19-20).”
P. Bernard Ardura, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, parlando ai giornalisti ha rilevato che il Convegno è occasione per rileggere la storia di questo Dicastero, “ricca di preziosi insegnamenti per la vita e la missione odierna della Chiesa, e certamente utilissima per delineare il futuro dell’annuncio del Vangelo non soltanto nei territori considerati “di Missione”, ma anche nelle società di antica tradizione cristiana, che hanno bisogno di una nuova evangelizzazione in grado di cogliere le sfide del mondo attuale”. P. Ardura ha tenuto quindi a precisare che il Convegno “non è soltanto rivolto allo studio di un passato ormai lontano”, ma “tenendo conto del ruolo della Storia e dell’importanza delle sue lezioni, i vari Relatori offriranno degli spunti utili alla soluzione di questioni nuove, sorte nell’età contemporanea”.
Il Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana che ospiterà il Convegno, p. Leonardo Sileo, nel suo intervento ha rilevato che l’Università Urbaniana è nata con Propaganda Fide: nel 1627 viene creata l'Università, denominata come Collegio Urbano, prendendo il nome del Papa Urbano VIII. L’idea di questo Collegio nasce comunque prima del 1622. Il Rettore ha quindi illustrato la struttura e i fini specifici dell’offerta formativa dell’Università Urbaniana, a cui fanno capo 108 istituti universitari affiliati in Asia a Africa, alcuni dei quali operanti in contesti molto difficili.
(SL) (Agenzia Fides 15/11/2022)


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