AFRICA/BURUNDI - Pace, riconciliazione ed educazione: la Chiesa cattolica offre un contributo insostituibile

venerdì, 9 settembre 2005

Bujumbura (Agenzia Fides)- “La Chiesa fa già molto per la pace e riconciliazione in Burundi e intende continuare con ancora più decisione su questa strada” dicono fonti locali da Bujumbura, capitale del Burundi dove il neo eletto Presidente, Pierre Nkurunziza, ha invitato i responsabili religiosi locali ad aiutare gli ex combattenti a confessare le atrocità commesse durante la guerra civile scoppiata nel 1993.
Il Burundi sta cercando di uscire dal conflitto grazie a una serie di accordi che hanno permesso a Pierre Nkurunziza, uno dei leader delle Forze per la Difesa della Democrazia (FDD, l’ex principale gruppo ribelle a forte componente hutu), di essere eletto Capo dello Stato dal Parlamento nell’agosto scorso. Rimane ancora escluso dagli accordi di pace il FNL (Forze Nazionali di Liberazione) l’ultimo gruppo di guerriglia che continua a combattere in diverse zone del Paese.
Il Presidente Nkurunziza intende dar vita a una Commissione per la “verità e la riconciliazione nazionale” sulla falsariga di quella stabilita in Sudafrica dopo la fine dell’Apartheid, e ha quindi chiesto la collaborazione di tutti, anche delle Chiese, per riportare la pace negli animi dei burundesi.
“Si tratta di un compito che la Chiesa assolve da tempo” dicono le fonti. “Tutta la catechesi della Chiesa è incentrata sul perdono e sulla riconciliazione ed è stato avviato un programma in collaborazione con la Chiesa degli Stati Uniti per la riconciliazione tra le persone”
“A ottobre inoltre” aggiungono le fonti “in tutte le diocesi burundesi si terrà un Sinodo sulla pace e la riconciliazione nella Chiesa e in tutto il Burundi”.
La Chiesa, oltre all’opera pastorale, svolge anche un ruolo sociale importante in Burundi, come l’incontro che si è svolto oggi tra il Presidente Nkurunziza e i Vescovi cattolici. “Si è parlato del sostegno che la Chiesa offre e può ancora offrire al sistema educativo del Paese” riferiscono le fonti. “Il Presidente Nkurunziza infatti aveva rivolto un appello ai Capi religiosi perché mettano a disposizione le strutture delle loro comunità come aule. In Burundi esiste una grave carenza di scuole. La Chiesa cattolica ha dato un enorme contributo avendo costruito scuole in diverse parti del Paese. Certamente l’appello del Presidente non rimarrà inascoltato anche se non rimangono alcuni problemi pratici per far sì che le attività scolastiche siano compatibili con quelle pastorali”. (L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2005 righe 33 parole 397)


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