ASIA/CINA - Reazioni dopo la nomina dei Vescovi cinesi come membri del prossimo Sinodo dei Vescovi: “con fede e speranza, con la preghiera davanti all’Eucaristia, ci auguriamo che possano rispondere all’appello del Papa”

venerdì, 9 settembre 2005

Pechino (Agenzia Fides) - La voce che circolava da giorni nel mondo cinese ha avuto ieri la conferma ufficiale da parte della Sala Stampa Vaticana: il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato Membri della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che avrà inizio in Vaticano il prossimo 2 ottobre, 6 Vescovi cinesi. Oltre a Sua Eminenza il Card. Paul Shan, Vescovo di Kaohsiung, ed a Sua Ecc. Mons. Joseph Zen, Vescovo di Hong Kong, ci sono 4 Vescovi del continente: Mons. Aloysius Jin Luxian di Shanghai; Mons. Antonio Li Du An di Xi’An (Shaan Xi); Mons. Wei Jing Yi di Qiqihar (Hei Long Jiang); Mons. Li Jingfeng di Fengxiang (Shaan Xi).
Secondo un sacerdote cinese di Pechino: “la notizia ha suscitato grande entusiasmo tra i cattolici, basta vedere le chat o i commenti sul sito internet. Ci porta a pensare un futuro meno buio. Ci fa sapere che il Papa e il Vaticano hanno dato attenzione a noi. Il Papa sa che l’evangelizzazione in Cina non può aspettare ed è al di sopra di tutte questioni politiche”. Tuttavia ci sono anche alcuni timori, espressi dallo stesso sacerdote, relativi soprattutto alle condizioni di salute dei Vescovi. “Mons. Aloysius Jin Luxian è malato da tempo ed è quasi novantenne. Mons. Antonio Li Du An nonostante il tumore di cui soffre e l’età (79 anni), è molto probabile che potrà compiere questo viaggio. Mons. Li Jingfeng ha 85 anni. Mons. Wei Jingyi che è il più giovane di tutti, si trova in una posizione critica: è stato infatti Segretario della Conferenza dei Vescovi sotterranei ed è stato fermato dalla polizia che lo accusava di documenti d’identità falsi. Comunque con fede e speranza, pregando davanti all’Eucaristia, ci auguriamo con tutto il cuore che venga realizzato il loro viaggio e che almeno alcuni di loro possano rispondere all’appello del Papa”.
Reazioni anche dal mondo non cattolico: il noto esperto del Cristianesimo e delle relazioni tra Cina e Vaticano, il Prof. Ren Yan Li dell’Accademia Sociale di Pechino, ha detto: “Dal punto di vista puramente religioso la Chiesa cattolica in Cina accetta l’invito, andare in Vaticano per partecipare al Sinodo è normale”. Un funzionario dell’Ufficio degli Affari Religiosi rispondendo alla domanda dei giornalisti ha detto: “Non possiamo confermare che sia stato mandato l’invito”. Un membro della Chiesa ufficiale cinese ha detto: “Per il momento non abbiamo ricevuto l’invito. Quindi non possiamo commentare con precisione. In passato il Vaticano aveva invitato la Chiesa della Cina continentale per incontri di natura puramente religiosa, alcuni sono riusciti, altri no.” Un giornalista che segue da anni il rapporto tra Cina e Vaticano ha sottolineato, prendendo spunto dal calcio, che “il pallone ormai è stato lanciato dal Vaticano, adesso si trova nelle mani di Pechino. La risposta di Pechino sarà decisiva per i rapporti del futuro.” (Agenzia Fides 09/09/2005 Righe: 35 Parole: 473)


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