AFRICA/NIGERIA - La Corte d’Appello ritira le accuse contro il leader separatista del Biafra

venerdì, 14 ottobre 2022 gruppi armati   giustizia  

Abuja (Agenzia Fides) - Con una decisione unanime di tutti e tre i giudici che hanno seguito il caso, la Corte d'Appello nigeriana ha ritirato le accuse di terrorismo contro il leader separatista Nnamdi Kanu.
La Corte d'Appello ha ritirato tutte le accuse contro Kanu dopo aver stabilito che era stato arrestato illegalmente all'estero e che, di conseguenza, pure la sua estradizione era illegale. La Corte ha stabilito che la sua “extra-ordinary rendition”, senza seguire le procedure stabilite della legge, è stata una grave violazione di tutte le convenzioni, protocolli e linee guida internazionali di cui la Nigeria è firmataria, nonché una violazione dei diritti umani fondamentali del ricorrente.
Kanu, leader dell’Indigenous People of Biafra (IPOB) era stato arrestato nel 2015 per poi fuggire dalla Nigeria nel 2017, prima di essere sequestrato in Kenya e riportato in patria nel 2021, dove era accusato di tradimento e terrorismo.
L'ex Biafra, nel sud-est, popolato principalmente dalla comunità Igbo, fu teatro di una sanguinosa guerra civile tra il 1967 e il 1970. Dopo la morte di oltre un milione di persone, in particolare per carestia, e il fallimento della ribellione, la “Repubblica del Biafra” aveva finito per reintegrarsi nella Nigeria. Tuttavia, il desiderio di indipendenza non è scomparso. Il sud-est della Nigeria è in preda a un'ondata di violenze, di cui le autorità accusano l'IPOB (che è stato messo al bando), che ha più volte negato ogni responsabilità.
Attacchi mirati hanno ucciso più di 100 poliziotti e altre forze di sicurezza nella regione dall'inizio dell'anno, secondo i dati dei media locali (sulla situazione nell’area vedi Fides 21/9/2022). Il governo federale ha dichiarato che “prenderà in considerazione tutte le opzioni a disposizione” per rovesciare il giudizio della Corte.
(L.M.) (Agenzia Fides 14/10/2022)


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