EUROPA/BELGIO - In difesa della famiglia e dei diritti dei bambini: Bruxelles sarà la Capitale mondiale della Famiglia il prossimo 10 settembre

giovedì, 8 settembre 2005

Bruxelles (Agenzia Fides) - Dopo il successo della manifestazione del 18 giugno celebrata a Madrid (Spagna) in difesa del “vero matrimonio” e dei bambini da adottare, ora é il turno del Belgio, dove è in discussione una legge sull'adozione di bambini da parte di persone dello stesso sesso. In Belgio infatti l’unione tra persone dello stesso sesso è permessa dal giugno 2003, sebbene non sia concessa a queste coppie la possibilità di adottare bambini. La manifestazione che avrà luogo sabato prossimo, 10 settembre, a Bruxelles con lo slogan “La famille, c'est vraiment important!” vuole difendere i diritti dei bambini ad avere un padre ed una madre. La marcia incomincerà alle ore 14,30 nel Parc du Cinquantenaire. Il Foro Spagnolo della Famiglia (FEF), la Piattaforma HazteOir e l'Istituto di Politica Familiare, che avevano indetto la manifestazione del 18 giugno a Madrid, hanno aderito alla manifestazione di Bruxelles.
L'appoggio e l'adesione internazionale alla manifestazione ha superato le aspettative degli organizzatori, come si legge in una nota della Rete Europea dell'IPF, incaricata del coordinamento internazionale. Hanno aderito 10 Federazioni Internazionali presenti in 58 paesi dei 5 continenti, più di 600 associazioni di 21 paesi (Norvegia, Polonia, Francia, Irlanda, Portogallo, Italia, Spagna, USA, Canada, Messico, Panama, Guatemala, El Salvador, Honduras, Porto Rico, Ecuador, Colombia, Argentina, Brasile, Australia e Nuova Zelanda) rappresentanti 20 milioni di famiglie. Tutto questo costituisce una dimostrazione di solidarietà internazionale che trasformerà Bruxelles, il 10 settembre, nella nuova Capitale Mondiale della Famiglia. Inoltre saranno promosse manifestazioni parallele sabato alle ore 12 davanti alle Ambasciate e ai Consolati del Belgio in diverse città spagnole.
Come afferma Lola Velarde, Presidente della Rete Europea dell'IPF “è inaudito che nell'Europa del secolo XXI si vogliano sopprimere i diritti dei bambini, voltando le spalle alla società e alla comunità scientifica che ha affermato che l'adozione di bambini dalle coppie omosessuali ha effetti nocivi per i minorenni. Ci sono danni irreversibili per i bambini ed i Governi devono garantire il benessere dal bambino adottato. Bruxelles non può legiferare contro i più deboli. Alle migliaia di famiglie belghe che scenderanno in piazza il prossimo sabato 10 settembre - continua la presidentessa della Rete Europea - bisognerà sommare più di 20 milioni di famiglie che hanno aderito attraverso associazioni presenti nei cinque continenti e che hanno manifestato il loro disaccordo con il disegno di legge. É un autentico grido mondiale in difesa della famiglia”.
Gli organizzatori della manifestazione denunciano la mancanza di profondità degli studi psicologici usati dal governo per progettare la riforma legale e hanno lanciato un appello alle persone di ogni orientamento politico, filosofico o religioso affinchè partecipino per “testimoniare che la famiglia è la prima delle nostre priorità e che il bambino deve essere il centro delle nostre preoccupazioni”.
La Conferenza Episcopale Belga ha appoggiato la manifestazione attraverso un comunicato, nel quale afferma che la marcia non ha nessuna sfumatura religiosa o politica, ma “è una reazione alla proposta di legge orientata a permettere l'adozione alle coppie omosessuali” ed invitano i partecipanti a “vivere questa iniziativa come un gesto sereno a beneficio della famiglia, uno dei pilastri della nostra società”” (RG) (Agenzia Fides 8/9/2005 righe 39 parole 522)


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