ASIA/INDIA - L’impegno degli insegnanti cristiani per l’istruzione, settore strategico per costruire una nazione aperta e tollerante. Attacco dei fondamentalisti a un ateneo cristiano in Uttar Pradesh

mercoledì, 7 settembre 2005

New Delhi (Agenzia Fides) - La costruzione di una nazione aperta, tollerante, pacifica, rispettosa dei diritti umani e delle minoranze passa per il settore strategico dell’istruzione: ne è convinto il movimento socio-spirituale indiano “Dharma Bharathi”, impegnato a costruire solidarietà, sviluppo integrale e pace. Il movimento ha coinvolto numerosi insegnanti delle scuole, dei collegi e delle università indiane, appartenenti a diverse confessioni religiose.
Fra loro numerosi docenti cristiani, fra i quali il Gesuita p. Thomas V. Kunnunkal, docente all’Indian Social Institute di Delhi, che di recente ha pubblicato il testo “Il ruolo degli insegnanti nella rinascita nazionale”. P. Kunnunkal ha un ruolo chiave nella promozione del Dharma Bharati: incontra diversi insegnanti e amministratori per varare programmi e campagne per la pace e per la rinascita dei valori. “Questo progetto fa appello alla trasformazione personale”, ha spiegato p. Kunnunkal. “La trasformazione personale ci permette di lavorare con la speranza di un futuro di pace. Non è un viaggio solitario; ci sono altri uomini che lavorano per la pace e la giustizia: questo può far scattare il cambiamento”.
Intanto i cristiani indiani sono stati raggiunti da una notizia preoccupante: l’Università Agraria di Allahabad, nello stato di Uttar Pradesh (India settentrionale ) è stata attaccata da gruppi di fondamentalisti indù alla fine di agosto e nei primi giorni di settembre. L’Ateneo è una delle più antiche università cristiane indiane, fondata 95 anni nello stato da alcuni missionari protestanti. La sua attività di alto profilo culturale ha ricevuto diversi riconoscimenti pubblici ed è molto apprezzata dalle istituzioni e dai cittadini. L’episodio più grave è avvenuto il 4 settembre, quando un gruppo di violenti ha attaccato con bombe e armi in pugno un’assemblea di fedeli cristiani riuniti nel campus per la liturgia domenicale. L’episodio ha causato una forte protesta della All India Association of Christian Higher Education e dell’All India Christian Council, che hanno scritto alle autorità competenti denunciando l’aggressione subita.
Il problema interessa anche altre zone dell’India: Mons. Soosa Pakiam, Arcivescovo latino di Trivandrum, nello stato del Kerala (India sudoccidentale), ha lanciato l’allarme: “Gli istituti di istruzione gestiti dalla comunità cristiana sono sotto tiro in India”. La Chiesa cattolica li ha fondati per contribuire allo sviluppo sociale e culturale della società ma, ha detto rivolgendo ai docenti, “ora abbiamo bisogno di insegnanti che siano anche santi e martiri, che sappiano promuovere e difendere i valori fondamentali dell’istruzione democratica”.
(PA) (Agenzia Fides 7/9/2005 righe 32 parole 315)


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