AMERICA/ECUADOR - Con la partecipazione di giovani e docenti universitari provenienti dagli atenei di Messico, Cile, Perú, Spagna, Stati Uniti e 7 Università ecuadoriane, inizia il 9 settembre la “Seconda Missione Ecuador 2005”

mercoledì, 7 settembre 2005

Loja (Agenzia Fides) - Sta per prendere il via la Seconda Missione Ecuador 2005, che con slogan “Con la grazia di Maria viviamo un nuovo Ecuador” raggiungerà 65 località (in 22 province) soprattutto rurali, con gravi carenze umane e spirituali, e i quartieri periferici di alcune città.
“A partire dal giorno 8 settembre si accoglieranno tutti i missionari, sia quelli provenienti dalle diverse università ecuadoriane che dalle università estere del Continente Americano ed Europeo: Ecuador (7 università), Messico (1), Cile (2), Perú (2), Spagna (1), Stati Uniti (1). Con loro si realizzeranno varie attività, benchè abbiano già ricevuto tutti il materiale di formazione, stampato ed audiovisivo” afferma Rosario di Rivas Manzano, Direttore Generale delle Missioni Universitarie dell’Università Tecnica di Loja, organizzatrice dell’evento missionario, in una nota informativa. Nel pomeriggio del giorno 9 settembre i missionari saranno accolti nel Campo sportivo dell'Università di Loja. Dopo le parole di benvenuto del Rettore-Cancelliere, si darà vita ad una sfilata con le bandiere di ogni luogo di missione fino a giungere al Duomo della città dove avrà luogo la Solenne Celebrazione Eucaristica di Invio, presieduta da Sua Ecc. Mons. Hugolino Cerasuolo, Vescovo di Loja, e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti, durante la quale verrà consegnata la croce agli 84 responsabili dei gruppi missionari. Dopo la cena e la consegna della croce missionaria a tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa, a mezzanotte i giovani partiranno in autobus per raggiungere i differenti luoghi di missione. Due responsabili dell’équipe organizzatrice visiteranno, durante i giorni della Missione, la maggioranza dei luoghi, per incoraggiare ed aiutare i giovani a realizzare le attività previste.
I gruppi di giovani missionari si recheranno nelle comunità con cui si è già in contatto attraverso i parroci ed i sacerdoti designati dai Vescovi diocesani, per capire le necessità concrete di ogni luogo sia dal punto di vista umano che spirituale. A capo di ogni gruppo di missionari ci sarà un leader che si è preparato a questo scopo nei cinque mesiprecedenti, attraverso convivenze, ritiri e corsi specifici. A sua volta i leader hanno formato i missionari che lavoreranno con loro. (R.Z.) (Agenzia Fides 7/9/2005, righe 25, parole 353)


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