AFRICA/SOMALIA - Crisi umanitaria, siccità e attacchi terroristici: intervengono le Nazioni Unite

giovedì, 4 agosto 2022

Mogadiscio (Agenzia Fides) - “Il recente attacco degli Al Shabab in Etiopia, è l’ennesima dimostrazione della volontà del gruppo terroristico di diventare sempre più una struttura internazionale e non solo somala”. E’ quanto riferiscono dalla Somalia all’Agenzia Fides in merito agli attacchi terroristici registrati nelle ultime settimane (vedi Agenzia Fides 27/7/2022).
“Centinaia di uomini ben armati e addestrati sono entrati in Etiopia contrastati da una forte risposta dell’esercito etiope (ENDF) – prosegue la fonte. Le perdite etiopi sono ignote, mentre si parla di un centinaio di caduti tra le file di Al Shabab, tra cui il militante islamista somalo-svedese Fuad ‘Shangole’ e altri 2 importanti capi”.
L’attacco degli Al Shabab in Etiopia, coincide con la grave crisi dovuta alla siccità e ai fortissimi scontri interni tra l’ENDF con il gruppo armato degli OLA (Oromo Liberation Army), e con il Tigray continua il delicato processo di pace.
Mentre si riaffaccia lo spettro della carestia nel Paese che vive le peggiori condizioni degli ultimi quaranta anni, con quattro stagioni consecutive di piogge mancate, un segnale positivo viene dalle agenzie internazionali che stanno aiutando la Somalia in questo drammatico momento. L’ONU ha stanziato 9.5 milioni di dollari per intervenire nella regione dei Bay, una delle più colpite del Paese dal fenomeno e dagli attacchi terroristici. Nei primi tre mesi del 2022 la siccità ha costretto oltre mezzo milione di persone ad abbandonare i propri villaggi in cerca di aiuto, spesso camminando giorno e notte, con bambini piccoli e neonati.
Secondo quanto appreso, continuano gli scontri tra Al Shabab e i militari etiopi, e a Beledweyne in Somalia, una delegazione dell’esercito etiope si è incontrata con una delegazione somala per discutere della lotta al gruppo terroristico e per coordinare le azioni militari. Nel frattempo a Mogadiscio il cambio di governo sta creando forti cambiamenti nell’area. Il nuovo Presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud, sta attuando una nuova strategia di riconciliazione nazionale che prevede, oltre alla lotta militare anche un nuovo approccio politico (Vedi Agenzia Fides 20/5/2022).
In quest’ottica viene letta la nomina dell’ex vice leader di al Shabab Robow Abu Mansur, a ministro degli Affari religiosi. Questa nomina sta facendo molto discutere ma, secondo quanto dichiarato dalla fonte, che per motivi di sicurezza ha richiesto l’anonimato, “si tratta di un passaggio fondamentale per il contrasto agli Al Shabab e la pacificazione nazionale.” Diversi invece sono i commenti all’estero sulla nomina dell’ex leader di Al Shabab. Robow si era dissociato dal gruppo terroristico diventando un obiettivo per i terroristi. Mentre era con Al Shabab gli americani avevano messo sulla sua testa un taglia di 5.000.000 di dollari. Era stato arrestato e imprigionato dal governo di Mohamed Abdullahi Mohamed, detto Farmajo.
Attualmente sono oltre 7 milioni i somali in stato di insicurezza alimentare acuta, 1,5 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta, 386.000 di loro in forma grave e rischiano la vita senza cure urgenti.
(AP/GF) (Agenzia Fides 04/08/2022)


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