ASIA/INDIA - Dopo l’omicidio del vicario di Tezpur, la Chiesa denuncia le crescenti violenze

martedì, 6 settembre 2005

Tezpur (Agenzia Fides) - Profondo shock e amarezza nella Chiesa locale dell’Assam, stato dell’India Nordorientale: un sacerdote cattolico è stato trovato ucciso con ferite multiple da taglio nella residenza diocesana di Tezpur. L’episodio è accaduto nella notte fra il 2 e il 3 settembre scorso ma solo ora è stato comunicato ufficialmente dalla Chiesa locale. Il sacerdote ucciso era il Vicario generale della diocesi di Tezpur, p. Mathew Nellickal, 65 anni, ex direttore della Scuola superiore Don Bosco della città. I colpevoli sono ancora ignoti e le ragioni dell’omicidio ancora da chiarire, come riferisce la polizia locale dopo le prime indagini.
Il cadavere del prete è stato trovato riverso a terra dai suoi collaboratori che la mattina del 3 settembre non lo hanno visto partecipare alla Santa Messa mattutina. P. Mathew stato colpito con oltre 10 colpi di arma da taglio alla testa e in diverse parti del corpo. La polizia ha ipotizzato che il sacerdote potesse conoscere il suo assassino, dato che non vi erano segni di effrazione nell’episcopio. Il colpevole è poi fuggito con una barca lungo il fiume Bramaphutra che costeggia la parte nord del palazzo vescovile.
La comunità cattolica della zona è in lutto e la notizia si è diffusa ben presto: sacerdoti, religiosi e laici di Tezpur e delle diocesi vicine sono accorsi per porgere l’estremo saluto a p. Mathew. Il sacerdote era originario del Kerala: il Vescovo di Tezpur, Mons. Robert Kerketta, e i familiari di p. Mathew stanno consultandosi per decidere se seppellirlo in Assam, dove svolgeva servizio pastorale da 30 anni, o in Kerala, sua terra di origine.
Secondo quanto riferiscono fonti della Chiesa locale, il sacerdote non aveva in corso liti e controversie con nessuno ed era un uomo pacifico, benvoluto dalla gente, per cui lavorava senza alcuna discriminazione di casta o razza, ceto sociale, religione.
La Conferenza Episcopale Indiana ha condannato l’episodio e, in una lettera ufficiale inviata alla Commissione Nazionale per le Minoranze, ha chiesto di aprire un’inchiesta per appurare i fatti e accertare i colpevoli. Secondo il portavoce dei Vescovi, p. Babu Joseph, l’uccisione del prete dev’esser vista nel contesto dei crescenti episodi di violenza ai danni della comunità cattolica in India, che colpiscono persone, istituzioni, luoghi.
I cristiani locali (il 15% a Terzpur, il 3% nell’Assam) subiscono le conseguenze del clima di violenza generalizzata che vige nell’India nordorientale. Già controllata a fatica dai colonizzatori inglesi, l’area ha sempre rivendicato l’indipendenza da New Delhi, per ragioni di differenza etnica, linguistica e culturale. Negli anni il governo centrale ha cercato di sedare con la forza insurrezioni e conflitti di tribù o gruppi ribelli,ma la guerriglia dura da oltre 50 anni, interessando gli stati del Nagaland, Assam, Mizoara, Manipur, Meghalaya. Il Nordest dell’India, composto da sette stati, ha nel complesso una popolazione di 44 milioni di persone, frammentate in 300 gruppi etnici.
(PA) (Agenzia Fides 6/9/2005 righe 31 parole 345)


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