AMERICA/COSTA RICA - Padre Peytrequín , nuovo coordinatore continentale delle POM: “Sogno un’America 'in uscita' ”

mercoledì, 3 agosto 2022 pontificie opere missionarie   missione   animazione missionaria   chiese locali   cooperazione  

San Josè (Agenzia Fides) - “Sogno un'America sempre più 'in uscita', che promuova la missione ad gentes e inter gentes soprattutto dalle Chiese particolari. Sogno una maggiore cooperazione missionaria tra le Chiese d'America, e da lì nel mondo”. A parlare all'Agenzia Fides è padre Jafet Peytrequín, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) del Costa Rica e Segretario Esecutivo della Commissione Missionaria dal 2019, eletto il 25 luglio scorso nuovo coordinatore continentale delle POM America.
Padre Peytrequín subentra a padre Mauricio Jardim, da poco nominato Vescovo della Diocesi di Rondonópolis/Guiratinga. Laurea in Missiologia presso la Pontificia Università Urbaniana, un master in Scienze dell'Educazione ed un dottorato in teologia pratica presso la Pontificia Università di Salamanca, padre Peytrequín è stato direttore della Scuola di Scienze Teologiche dell'Università Cattolica del Costa Rica dal 2016 al 2021.
“Sono stato nominato Direttore nazionale delle POM in Costa Rica - racconta - nel 2019, Anno Missionario Straordinario. Dopo aver preparato le celebrazioni speciali per quell'anno, siamo stati confinati a causa della pandemia, quindi abbiamo dovuto reinventarci e iniziare a sfruttare al meglio le risorse virtuali. Tutto questo si è rivelato una grande sfida, poiché gli animatori non si sentivano preparati per un cambiamento così radicale. La sfida ci ha fatto crescere, e oggi ci ha permesso di avere una migliore comunicazione tra le varie opere, i loro segretari e gli animatori”.
Rispetto al ruolo di coordinatore continentale delle POM America, commenta: “Grazie all'abnegazione dei precedenti coordinatori, è stato possibile collegare effettivamente ed efficacemente le diverse Direzioni nazionali del continente. Oggi abbiamo una rete di comunicazione e di cooperazione continentale che aiuta a utilizzare al meglio le risorse e ad arricchirci con il contributo di ciascuno. Vale la pena sottolineare che in America i Congressi Missionari americani (CAM) sono stati una risorsa indispensabile per contribuire al lavoro locale, ma anche per offrire contributi in tutto il mondo”.
“In questo momento - prosegue - siamo sulla strada per il CAM6, in programma a Porto Rico nel 2024. Questo è un momento privilegiato per porci domande importanti, come: quali sono le sfide che l'ambiente socio-religioso pone al missione al giorno d'oggi?. Come siamo chiamati a svolgere la missione in questi tempi? Come promuovere con nuovo ardore la missione ad gentes delle Chiese particolari?". “È importante, allora, lavorare su un linguaggio comune - osserva - per valorizzare e integrare il lavoro svolto dai Centri missiologici del continente e condividerne tutta la ricchezza. È importante che le POM siano integrate nella pastorale ordinaria dei nostri Paesi e vale la pena insistere sulla responsabilità universale che tutti abbiamo con la missione e promuovere la cooperazione missionaria a partire da una gioiosa animazione: tutte le Chiese per tutta la Chiesa. È anche importante rendere visibile la missione nella persona dei missionari, e mostrare 'una missione con un volto'. Oggi - conclude - siamo chiamati anche a ritornare all'essenza sinodale della Chiesa, che ha avuto origine proprio dall'impulso missionario, per costruire una Chiesa Popolo di Dio in cui tutti ci sentiamo corresponsabili del compito missionario”.
(EG) (Agenzia Fides 3 /8/2022)


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