EUROPA/ITALIA - Suor Luisa Dall’Orto: “La sua vita donata parla con i fatti, ha una eco che genera speranza e diffonde carità, è missione a tutto campo”

lunedì, 25 luglio 2022 martiri   istituti religiosi   animazione missionaria  

Lecco (Agenzia Fides) – “È morta uccisa, ‘l’Angelo dei bambini’, povera tra i poveri, non pensando a se stessa ma donandosi per i più piccoli, fragili, deboli, gli ultimi della terra, in cui Gesù stesso vuole essere sempre riconosciuto. È questa la via della giustizia e della pace per la dignità umana di tutti. La nostra suor Luisa appartiene alla schiera delle vergini prudenti e sagge, degna di ascoltare non il rumore delle armi, ma il grido gioioso ‘Ecco lo sposo, andategli incontro’ e l’incontro è vita piena per sempre”. Lo ha sottolineato Monsignor Luigi Stucchi, Vescovo ausiliare emerito di Milano, nell’omelia dei funerali di suor Luisa Dell’Orto, la missionaria Piccola Sorella del Vangelo uccisa ad Haiti il 25 giugno durante un’aggressione (vedi Fides 26/6/2022). I funerali sono stati celebrati sabato 23 luglio nel paese natio di suor Luisa, a Lomagna (Lecco), dove è stata sepolta.
Citando le parole dell’Apostolo Paolo, “Chi ci separerà dall’amore di Cristo?”, il Vescovo ha ricordato che “Noi siamo chiamati ad essere testimoni di vita con tutta la vita! Con suor Luisa, come suor Luisa”. Ha poi proseguito: “La sua vita ora appartiene ancora di più a noi nella sua esemplarità, è vita che parla a tutte le genti, a tutta l’umanità. La sua vita donata parla con i fatti, ha una eco che genera speranza e diffonde carità, è missione a tutto campo. Suor Luisa, piccola sorella del Vangelo, appartiene al Signore Risorto vivente presente perché ha amato Lui, come Lui e tutti coloro con cui Gesù si identifica. Grida con la vita e con la morte, col silenzio e senza armi, che è bello donare la vita per gli altri, perché così è vita per sempre, per tutti”.
Tertulliano affermava che i martiri erano e sono seme di nuovi cristiani, così suor Luisa “è seme di bene, di giustizia, di fraternità, di pace”. “Non saranno le armi a darci il futuro, tantomeno a darci giustizia e pace” ha sottolineato il Vescovo, “saranno invece persone disarmate interiormente a fermare la violenza in tutte le sue forme e le sue false o presunte ragioni. La giustizia non è nell’equilibrio instabile delle forze in campo, ma nella testimonianza di una vita veramente nuova nell’amore senza misura”.
Anche l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha inviato un messaggio in cui sottolinea la testimonianza di Suor Luisa: “La sua vita è stata benedizione nella pratica mite della carità, nello stile semplice della fraternità con le persone ferite, sole, povere, nell’intelligente ricerca della verità sulle vie tortuose, affascinanti, talora interrotte e rassegnate della sapienza umana e nella sequela docile della rivelazione inerme di Colui che è Via, Verità e Vita. La sua morte è stata benedizione: nell’imitazione del Giusto ingiustamente ucciso, dobbiamo credere che ha seminato negli assassini una parola di perdono, un invito a conversione, una testimonianza perché l’umanità non sia indotta a disperare di se stessa, constatando l’incomprensibile spettacolo della cattiveria ingiustificata, della violenza irragionevole”.
(SL) (Agenzia Fides 25/7/2022)


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