AFRICA/CONGO RD - Il dramma della violenza sessuale al centro dell’incontro organizzato dalla Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale congolese

lunedì, 5 settembre 2005

Kinshasa (Agenzia Fides)- Nella Repubblica Democratica del Congo ogni anno decine di migliaia di donne sono vittime di violenza sessuale, in modo particolare nelle regioni orientali dove responsabili delle violenze sono spesso gli appartenenti alle forze armate regolari e irregolari che operano nella zona: eserciti regolari di RDC, Uganda, Rwanda e Burundi e i diversi movimenti di guerriglia congolesi, rwandesi e burundesi. Sono segnalati anche, purtroppo, casi di stupro da parte di appartenenti alla MONUC, la Missione delle Nazioni Unite in Congo, che dovrebbe garantire il rispetto degli accordi di pace nell’est del Congo.
Il dramma delle violenze sessuali è stato al centro dell’incontro organizzato dalla Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale del Congo (CENCO), intitolato la “Dynamique Femme pour la Paix”, che si è svolto a Kinshasa dal 29 agosto al 2 settembre. Secondo quanto riferisce l’Agenzia congolese DIA, nel corso dei lavori è stato messo a punto un piano d’azione per affrontare questo grave fenomeno. Suor Marie-Bernard Alima Mbalula, Segretaria della Commssione "Giustizia e Pace" ha reso noto che questo piano verrà attuato nel 2006, che i Vescovi del Congo hanno intitolato “Anno Anuarite” in onore della Beata Anuarite Nengapeta Clementine, la “Maria Goretti africana” martirizzata il 1°dicembre 1964 nella cittadina di Paulis (l’attuale Isiro). Secondo Suor Marie-Bernard Alima Mbalula, la Beata Anuarite è proposta ai fedeli come “modello di fedeltà e di rispetto della parola data, modello del dono di sé fino alla fine, della difesa della dignità della donna, così come dell’impegno nella promozione della riconciliazione e della pace”.
“Durante i lavori del nostro congresso” ha aggiunto la religiosa “abbiamo ascoltato racconti sconvolgenti delle violenze sessuali, siamo stati turbati dalla sofferenze di queste donne, pensiamo che sia urgente coordinare le nostre azioni per mettere fine a questa situazione”.
Al termine dei lavori è stato affermato l’impegno di lottare contro le violenze sessuali nel Paese ed è stata letta una lettera nella quale si ricorda la situazione di tre donne che sono state violentate nel 2003 a Kongolo (est del Paese) nel corso dei combattimenti, e che necessitano di assistenza medica. Il caso di queste tre donne è talmente grave che è stato sollecitato l’intervento del governo congolese e della MONUC (Missione delle Nazioni Unite in Congo) perché ricoverino le vittime presso l’ospedale di Bukavu. (L.M.) (Agenzia Fides 5/9/2005 righe34 parole 413)


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