AFRICA/NIGERIA - Rapito un altro sacerdote; allarme dopo l’assalto a una prigione nei pressi di Abuja

giovedì, 7 luglio 2022 rapimenti   sacerdoti   jihadisti  

la prigione assalita

Abuja (Agenzia Fides) – P. Peter Amodu, sacerdote della Congregazione dello Spirito Santo (Spiritani) è stato rapito mentre si recava a celebrare la messa. Lo rendo noto la diocesi di Otukpo, nello Stato di Benue (nel centro nord della Nigeria) in un comunicato pervenuto all’Agenzia Fides
Il rapimento è avvenuto il 6 luglio intorno alle 5 del pomeriggio, lungo la strada Otukpo-Ugbokolo, mentre il padre spiritano si stava recando a celebrare la messa a Okwungaga-Ugbokolo.
P. Amodu, che presta servizio presso la chiesa del Santo Spirito di Eke-Olengbeche, è solo l’ultimo dei sacerdoti vittime di rapimenti o di tentatavi di sequestro nei giorni scorsi in diverse parti della Nigeria.
Tra questi c’è un missionario italiano. Luigi Brenna, 64 anni missionario somasco (Chierici regolari somaschi), che a differenza da quanto riportato in precedenza, non è stato liberato dalla polizia (vedi Fides 5/7/2022) ma secondo quanto ha raccontato p. Antonio Nieto Sepulveda, Preposto generale dei padri somaschi, che ha sentito telefonicamente padre Brenna e i due religiosi nigeriani che vivono nella stessa comunità, “si è difeso attaccandosi alla ringhiera. Prima i rapitori hanno cominciato a sparare colpi di armi da fuoco. Poi lo hanno picchiato e ferito con un coltello: gli hanno tagliato metà orecchio, quindi è stato ricoverato in ospedale. La polizia ha detto che sono intervenuti subito e lo hanno liberato. Non è vero, la polizia è arrivata molto dopo”.
Nel frattempo sono stati liberati altri tre sacerdoti rapiti. P. Emmanuel Silas, rapito il 4 luglio, a Zambina, nello Stato nord-orientale di Kaduna (vedi Fides 5/7/2022) oltre a p. Peter Udo della parrocchia di San Patrizio Uromi e a p. Philemon Oboh del St. Joseph Retreat Center, Ugboha nell'area del governo locale di Esan nello Stato di Edo, nel sud della Nigeria, rapiti il 2 luglio (vedi Fides 4/7/2022).
La situazione della sicurezza in Nigeria appare sempre più precaria alla luce del clamoroso raid di ieri, 6 luglio, nella prigione di Kuje, nella periferia della capitale federale Abuja, che ha portato alla liberato circa 440 detenuti. L’assalto è stato rivendicato dalla branca locale dello Stato Islamico (Islamic State in West Africa Province ISWAP).
Su un totale di 879 detenuti fuggiti, ha detto il servizio carcerario in una dichiarazione, 443 sono ancora in libertà. Nel blitz quattro detenuti sono morti e altri 16 feriti. Ore prima dell'attacco alla prigione di Kuje, uomini armati hanno anche teso un'imboscata a un distaccamento degli agenti di sicurezza del Presidente Muhammadu Buhari, che non era nel convoglio, vicino alla sua città natale nello Stato di Katsina.
(L.M,) (Agenzia Fides 7/7/2022)


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