AFRICA/EGITTO - Il Patriarcato copto ortodosso offre in uso al Patriarcato di Mosca la chiesa di Mar Mina

venerdì, 1 luglio 2022 chiese orientali   ecumenismo   ortodossia   geopolitica  

CoptToday

Il Cairo (Agenzia Fides) – La chiesa dedicata a Mar Mina, situata nella città egiziana di Giza e appartenente alla Chiesa copta ortodossa, d’ora in poi diverrà la prima chiesa in Egitto offerta in uso gratuito al Patriarcato ortodosso di Mosca. La cessione volontaria del luogo di culto acquista rilevanza alla luce dei controversie e dei conflitti ecclesiali che stanno da tempo lacerando i rapporti tra le Chiese ortodosse, e conferma la solidità dei rapporti fraterni esistenti tra la Chiesa copta ortodossa, guidata dal Patriarca Tawadros II, e la Chiesa ortodossa russa, guidata da Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie.
Lo scorso 25 giugno, il Metropolita russo Leonid Gorbaciov, in precedenza nominato Esarca patriarcale della Chiesa ortodossa russa per l’Africa del Nord, ha celebrato la prima divina liturgia nella chiesa di Mar Mina. In precedenza, il Metropolita Leonid era stato ricevuto al Cairo dal Patriarca copto Tawadros II, e ha riferito di aver rivolto al Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi la richiesta di riservare nel territorio della nuova capitale amministrativa un sito su cui costruire a spese del Patriarcato di Mosca una chiesa e un centro per la cura pastorale dei migranti e dei turisti russi presenti in Egitto.
Il valore non solo simbolico del passaggio di consegne della chiesa di Mar Mina si coglie alla luce dello scontro che ha contrapposto negli ultimi anni il Patriarcato di Mosca anche al Patriarcato greco ortodosso di Alessandria –guidato dal Patriarca Theodoros II – e alle iniziative canoniche e pastorali intraprese dalla Chiesa ortodossa russa nel Continente africano.
Anche il deterioramento dei rapporti tra Patriarcato di Mosca e Patriarcato di Alessandria e legato alla generale situazione di conflitto che sta lacerando da anni l’Ortodossia, e che ha avuto come epicentro lo scontro di matrice ecclesiale esploso in Ucraina, ben prima dell’inizio dell’invasione militare russa in territorio ucraino.
Nel 2019, il Patriarcato greco ortodosso di Alessandria aveva riconosciuto la proclamata autocefalia (indipendenza) della Chiesa ortodossa ucraina, sottratta alla dipendenza canonica del Patriarcato di Mosca, con il riconoscimento del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. In risposta alla scelta del Patriarcato di Alessandria, il Patriarcato di Mosca aveva chiesto solennemente al Patriarca Theodoros II di Alessandria e alla sua Chiesa «di rinunciare al sostegno allo scisma ucraino». Poi, il 29 dicembre 2021, il Sinodo della Chiesa ortodossa russa aveva creato un proprio esarcato patriarcale in Africa, diviso in due diocesi, una per il Nord (con sede a il Cairo) e l’altra per il Sud del Continente. Tale mossa era stata duramente condannata dal Patriarcato di Alessandria, che rivendica la propria giurisdizione canonica su tutte le comunità ortodosse presenti nel Continente africano.
Adesso, con la decisione di affidare una propria chiesa in uso gratuito all’esarcato russo creato nel Continente africano, la Chiesa copta conferma i rapporti di vicinanza e collaborazione ecclesiale che la legano al Patriarcato di Mosca, affidati anche al lavoro di un comitato di dialogo teologico congiunto istituito dalle due compagini ecclesiali. Il Metropolita Leonid, nelle dichiarazioni rilasciate ai media egiziani, ha fatto sapere che in risposta alla generosità della Chiesa copta anche il Patriarcato di Mosca sta facendo tutto il possibile “per far sentire come a casa propria i cristiani egiziani che vivono in Russia, proprio come accade a noi, qui in Egitto”. (GV) (Agenzia Fides 1/7/2022)


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