AMERICA/HAITI - Uccisa una missionaria italiana che da 20 anni si dedicava ai bambini di strada: la lunga scia di sangue della Chiesa

lunedì, 27 giugno 2022 suore  

Roma (Agenzia Fides) – “Desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari e alle consorelle di Suor Luisa Dell’Orto, Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, uccisa ieri a Port-au-Prince, capitale di Haiti. Da vent’anni suor Luisa viveva là, dedita soprattutto al servizio dei bambini di strada. Affido a Dio la sua anima e prego per il popolo haitiano, specialmente per i piccoli, perché possano avere un futuro più sereno, senza miseria e senza violenza. Suor Luisa ha fatto della sua vita un dono per gli altri fino al martirio”. Così il Santo Padre Francesco ha ricordato all’Angelus di domenica 26 giugno, l’assassinio della religiosa, rimasta vittima molto probabilmente di un tentativo di rapina.
L’Arcidiocesi di Milano, di cui era originaria, ha sottolineato che suor Luisa era la colonna portante di Kay Chal, “Casa Carlo”, che si trova in un sobborgo poverissimo di Port-au-Prince. Ha dedicato 20 anni di vita e di missione per offrire un luogo sicuro e accogliente a centinaia di bambini. La mattina di sabato 25 giugno quando è stata vittima di un’aggressione armata. Gravemente ferita, è stata portata d’urgenza all’ospedale dove si è spenta poco dopo, due giorni prima di compiere 65 anni. La notizia ha prodotto un fortissimo impatto a Port-au-Prince dove “seur Luisa”, come la chiamavano, era un’istituzione.
Suor Luisa era nata a Lomagna (Lecco) il 27 giugno 1957. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico di Lecco, nel 1984 si laureò in Storia e Filosofia. Nello stesso anno entra nella Congregazione delle Piccole sorelle del Vangelo di Lione. Nel 1987 parte per il Camerun: vive a Salapombe, in una foresta, tra i Pigmei Baka, fino al 1990. Nel frattempo a Lomagna sorge il Gruppo Missionario a sostegno di questa popolazione. Nel 1994 consegue la laurea in Teologia in Svizzera. Dal 1997 al 2001 è missionaria in Madagascar, dove si dedica alle varie attività pastorali, insegna Etica Generale e Speciale. Dal 2002 era missionaria ad Haiti. Ha anche insegnato Storia della Filosofia e Dottrina sociale della Chiesa e ha fatto parte del Comitato di Redazione di una rivista locale.
Nel suo messaggio di condoglianze, l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, sottolinea tra l’altro: “La morte di suor Luisa Dell’Orto ci lascia straziati e sconcertati, diventa rivelazione del bene che ha compiuto e della vita santa che ha vissuto, diventa dolore e preghiera. Esprimo a nome della Chiesa ambrosiana la partecipazione al lutto dei familiari, al ricordo grato e sofferto di quanti l’hanno conosciuta, la certezza che la sua morte, così simile alla morte di Charles de Foucauld, unita alla morte di Gesù possa essere seme di vita nuova per la terra di Haiti e per lei ingresso nella gloria”.
Da lungo temo i Vescovi di Haiti stanno lanciando appelli e richiami sulla difficile crisi a tutti i livelli che il paese sta attraversando. Violenza e corruzione sono dilagate ovunque, la popolazione precipita sempre di più nella povertà e ormai è sfinita. I disastri naturali che hanno colpito di frequente l’isola e la pandemia di Covid-19 contribuiscono a questa situazione, come l’instabilità politica, che ha visto un anno fa l’assassinio del Presidente della Repubblica Jovenel Moïse (vedi Fides 8/7/2021).
Nel loro messaggio per lo scorso Natale 2021, i Vescovi avevano scritto: “Non possiamo restare indifferenti ai tragici eventi degli ultimi mesi”, lanciando un nuovo appello alla comunità internazionale e ai politici locali, per trovare soluzioni al caos istituzionale, economico e sociale che investe il Paese ormai da anni. I Vescovi condividevano il dolore di quanti sono vittime di rapimento, stupro e violenze di tutti i generi, affidando alla misericordia di Dio le anime degli innocenti caduti sotto i colpi dei gruppi armati (vedi Fides 21/12/2021).
L’industria dei sequestri è fiorente nell’isola e le bande armate spadroneggiano ovunque nell’impunità totale, alla ricerca di facili guadagni, non risparmiando sacerdoti e suore, che pur provati anch’essi dalla situazione, non abbandonano il popolo haitiano. Domenica 11 aprile 2021 nella città di Croix-des-Bouquets, sono stati rapiti 5 sacerdoti, 2 suore e 3 parenti di uno dei sacerdoti (vedi Fides 12/4/2021). Il 6 settembre 2021, a Cap Haitien, padre André Sylvestre, sacerdote di 70 anni, è stato aggredito mentre usciva da una banca. Ferito da un gruppo di criminali, è morto in sala operatoria. Oltre alla sua parrocchia, gestiva un orfanotrofio e assisteva i senza dimora (vedi Fides 08/09/2021). Suor Isa Solá Matas, delle Religiose di Gesù-Maria (RJM), originaria di Barcellona (Spagna), è stata uccisa la mattina del 2 settembre 2016, mentre era alla guida della sua automobile durante un probabile tentativo di furto, in quanto sono stati rubati la sua borsa e altri oggetti personali. La religiosa era molto impegnata con le fasce più umili e povere di Haiti, con le quali praticamente conviveva dopo il terremoto del 2010.
Il 24 aprile 2013 era stato ucciso a Port au Prince padre Richard E. Joyal, canadese, della Società di Maria, per rapinargli il denaro che aveva appena prelevato dalla banca (vedi Fides 26/04/2013) e l’8 ottobre 2010 Julien Kénord, operatore della Caritas svizzera, è stato ucciso sempre a Port-au-Prince, in seguito ad un tentativo di rapina (vedi Fides 3/9/2016).
(SL) (Agenzia Fides 26/6/2022)


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