ASIA/COREA DEL NORD - Appello della Caritas Hong Kong per gli aiuti alimentari e sanitari alla Corea del Nord: occorrono 2, 5 milioni di dollari, mentre il 70% della popolazione lotta per la sopravvivenza

venerdì, 2 settembre 2005

Hong Kong (Agenzia Fides) - Il 70% della popolazione della Corea del Nord (circa 22 milioni di persone) lotta quotidianamente per la sopravvivenza, per procurarsi una razione giornaliera di cibo. La situazione si aggrava quando si prendono in considerazione i gruppi più vulnerabili (donne, bambini, anziani, malati) o se si guarda alla popolazione della aree rurali. E’ la denuncia contenuta in un rapporto della Caritas Hong Kong, firmato da Kathi Zellweger, Direttore del settore Cooperazione. La Zellweger è rientrata dalla sua 49a missione in Nord Corea (23 luglio-13 agosto), dove si reca con continuità dal 1995, quando è partita l’attività umanitaria della Caritas nell’area.
Allora il governo di Pyongyang aveva appena riaperto le frontiere dopo la carestia che aveva attanagliato il paese. La Caritas è stata fra le prime Organizzazioni umanitarie ad avviare progetti oltre il 38° parallelo e, nel complesso, ha fornito aiuti per oltre 27 milioni di dollari. Oggi la Caritas è un ente apprezzato per la sua opera umanitaria, per la sua serietà, l’attenzione a orfani, donne, anziani, l’impegno in aiuti alimentari, progetti sanitari e agricoli.
Per l’anno 2005-2006 la Caritas Hong Kong lancia un appello per raccogliere 2,5 milioni di dollari, necessari a finanziare i progetti umanitari che l’organizzazione segue in territorio coreano.
Nell’ultima missione, sono state visitate le province sulla costa orientale - dove la Caritas porta aiuti a ospedali, orfanotrofi, scuole - e i progetti che l’organizzazione segue nel settore sanitario e agricolo. “La situazione sembra in qualche modo migliorare - si legge nel documento della Caritas Hong Kong- soprattutto quando si parla di carenza di cibo. Resta comunque una diffusa povertà”.
Il testo ricorda che a luglio 2002 il governo ha lanciato una riforma economica, ma l’impatto sulle fasce più povere è stato duro: “Si sta allargando la separazione fra i ricchi e i poveri: da un lato emergono nuovi gruppi vulnerabili e la miseria aumenta; d’altra parte a Pyongyang si nota un certo dinamismo economico. Vi sono infatti oltre 350 ristoranti, mercati e negozi in aumento. Ma, nonostante le riforme economiche, si può dire che nel complesso il 70% della popolazione, fra città e campagne, lotta per la sopravvivenza. Oggi il problema più grande è divenuto non tanto la presenza di cibo, ma l’accesso agli alimenti, che spesso hanno costi proibitivi”.
Nel settore agricolo, nota la Caritas, crescono le cooperative di contadini e coltivatori di riso e questo lascia ben sperare: anche le nuove tecniche di coltivazione, introdotte dai progetti Caritas, stanno dando buoni risultati. Il settore sanitario, invece, ha bisogno di maggiore attenzione, strutture e aiuti perché non riesce a venire incontro alle necessità della popolazione da curare.
L’aiuto umanitario della Caritas - ha detto Duncan Mc Laren, Segretario Generale della Caritas Internationalis - è un buon esempio di impegno umanitario separato da ogni manipolazione politica.
(PA) (Agenzia Fides 2/9/2005 righe 31 parole 312)


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