AMERICA - I Vescovi centroamericani: "Ascoltiamo il grido del popolo nicaraguense e siamo rattristati dalla situazione che attraversa”

venerdì, 17 giugno 2022 vescovi   politica   situazione sociale  

San Salvador (Agenzia Fides) – Nella solennità del Corpus Domini, 16 giugno, il Segretariato Episcopale dell'America Centrale (Sedac) ha pubblicato un comunicato di solidarietà con la Chiesa del Nicaragua, con “tutti i Vescovi, i sacerdoti, le comunità religiose e i laici di quel Paese fratello che lavorano diligentemente per la Vigna del Signore; nonostante le difficoltà e le prove che incontrano sul loro cammino". In particolare il messaggio, pervenuto a Fides, cita Monsignor Rolando Álvarez, Vescovo della Diocesi di Matagalpa e Amministratore Apostolico della Diocesi di Estelí, e il sacerdote Harving Padilla, parroco della parrocchia di San Juan Bautista della città di Masaya, “che subiscono la violazione del loro diritto alla sicurezza e alla piena libertà” (vedi Fides 23,24,30/5/2022).
Il testo firmato dal Presidente e dal Segretario generale del Sedac, rispettivamente Monsignor Josè Luis Escobar Alas e il Cardinale Gregorio Rosa Chavez, ribadisce: "ascoltiamo il grido del popolo nicaraguense e siamo rattristati dalla situazione sociale, economica e politica che sta attraversando, che causa loro dolore e sofferenza”. Consapevoli che il popolo nicaraguense aspira “a raggiungere una vita piena e felice”, corrispondente alla dignità che Dio ha dato ad ognuno, “uniamo le nostre preghiere a quelle della Chiesa del Nicaragua, chiedendo a Dio la comprensione, la tolleranza, il dialogo, l’unità e la pace”.
Il messaggio invita le autorità civili e militari “a cercare e percorrere vie di dialogo che rendano possibile la convivenza armonica tra cittadini e istituzioni, che costituiscono la struttura della società, tra cui la Chiesa, che da cinque secoli ha guardato con amore questo popolo”. Cita quindi l’esempio di Monsignor Antonio de Valdimieso, ucciso nel 1550 “per la difesa delle vittime del sistema del governo coloniale”.
Lo spagnolo Antonio de Valdivieso, Domenicano, il 29 febbraio 1544 fu nominato Vescovo di Nicaragua e Costa Rica. Le sue preoccupazioni per le condizioni di vita della popolazione e per gli abusi del sistema coloniale, suscitarono l'ira del governatore, che lo diffamò fino ad aizzare una folla inferocita, che andò a casa sua e lo pugnalò a morte il 26 febbraio 1549. E’ considerato il protomartire dell’America per la difesa dei diritti degli indigeni.
“Nella solennità del Corpus Christi – conclude il messaggio -, conoscendo la fede, l’amore e la devozione dei nostri popoli, tra cui quello nicaraguense, chiediamo a Nostro Signore Gesù che, per il suo Corpo e Sangue, si raggiunga l’unità nazionale, tanto desiderata e necessaria in Nicaragua”.
(SL) (Agenzia Fides 17/06/2022)


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