AFRICA/SIERRA LEONE - “La speranza della Sierra Leone passa anche attraverso l’istruzione” dice p. Luigi Brioni, saveriano, commentando la creazione di una piccola università cattolica a Makeni

venerdì, 2 settembre 2005

Makeni (Agenzia Fides)- “Vogliamo ridare speranza al Paese attraverso l’istruzione” dice all’Agenzia Fides p. Luigi Brioni, Superiore Provinciale dei Padri Saveriani in Sierra Leone, descrivendo la creazione dell’Istituto “Fatima” in Sierra Leone, una piccola università cattolica. “La Sierra Leone è appena uscita da una guerra civile terrificante” spiega p Brioni. “La gran parte delle infrastrutture sono distrutte e occorreranno anni per ricostruirle. Una delle emergenze più gravi è quella dell’istruzione. Il governo ha avviato un lodevole programma per garantite l’istruzione primaria a tutti, ma mancano scuole, libri di testo e insegnanti. Si rischia così di perdere una generazione se non si garantisce ai bambini e ai ragazzi la possibilità di studiare”.
“La Chiesa cattolica vuole offrire il suo contributo e l’Istituto “Fatima” è un tentativo di fornire un’istruzione di qualità” dice p. Brioni. “Il problema infatti non è solo l’istruzione primaria ma è anche quello di preparare i futuri dirigenti del Paese. Per questo tra l’altro punteremo molto sull’insegnamento della lingua inglese in modo da permettere agli studenti di sapersi relazionare in un mondo sempre più interdipendente”.
L’Istituto Fatima, promosso dal Vescovo di Makeni, mons. Giorgio Biguzzi, e dai Padri Saveriani, si propone di formare le giovani generazioni ai valori evangelici, tra i quali la dignità della persona, il bene comune, il bisogno di verità e giustizia, la responsabilità morale. Dalla piccola università cattolica usciranno esperti in religione, educazione, azione sociale e agricoltura.
Mentre procedono alacremente i lavori per la creazione dell’Istituto, si superano le difficoltà con spirito d’iniziativa. La corrente elettrica viene fornita allacciandosi al generatore di Radio Maria; pur disponendo di servizi igienici, l’acqua deve essere portata a mano con secchi; sono state sistemate alcune aule ma altre sono ancora da completare. Per affrontare la mancanza di libri di testo, i responsabili del progetto stanno ora cercando di dotarsi di una lavagna luminosa e di una fotocopiatrice per distribuire agli studenti le dispense dei corsi, che inizieranno il 1° ottobre. (L.M.) (Agenzia Fides 2/9/2005 righe 29 parole 351)


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