ASIA/VIETNAM - Una parrocchia del Nord Vietnam festeggia il 75° anniversario della sua fondazione

venerdì, 2 settembre 2005

Hoa Binh (Agenzia Fides) - I fedeli della parrocchia di Hoa Binh, nel Vietnam del Nord, hanno celebrato di recente il 75° anniversario di fondazione della loro chiesa. Per festeggiare le “nozze di diamante” della parrocchia, oltre 20 sacerdoti vietnamiti si sono riuniti nella chiesa e hanno concelebrato una Santa Messa, alla presenza di numerosi fedeli locali. L’entusiasmo delle gente, per la celebrazione e i festeggiamenti è stato grande, anche perché solo da tre anni i fedeli dell’area hanno ricevuto dal governo il permesso di riaprire la chiesa per il culto e la liturgia.
Nel 2002 il governo locale di Hoa Binh, 75 km a Est di Hanoi, aveva consentito l’edificazione di un cappella cattolica, al cui interno si potessero celebrare i Sacramenti. Nei tre anni scorsi la chiesa ha funzionato e i parrocchiani non sono più stati costretti a lunghi e faticosi spostamenti per poter partecipare alla Santa Messa domenicale o nei giorni delle festività religiose più importanti.
La chiesa della zona era stata distrutta nel 1947 in seguito agli scontri fra l’esercito francese e la guerriglia comunista. Da allora la comunità cattolica non aveva un luogo ufficiale di culto. Da alcuni anni i fedeli del Vietnam del Nord, rimasti isolati fino al 1975, stanno vivendo una rinascita e, grazie all’opera di vescovi, sacerdoti e laici, stanno conoscendo e scoprendo lo spirito del Concilio Vaticano II. Pur sotto il controllo della autorità locali, la Chiesa spera di poter gradualmente tornare alla normale conduzione delle diverse attività pastorali: catechesi, liturgia e carità.
Pierre Nguyen Van Thuan, 70 anni, responsabile del Consiglio Pastorale della parrocchia Hoa Binh, che conta circa 3.000 fedeli e 2 catechisti, ha detto: “Ora tutti possono vivere la loro fede”, ricordando che in passato i cattolici si incontravano nelle case per pregare e che, grazie a questi incontri è stato possibile conservare la fede, anche senza la presenza di sacerdoti. Nei periodi di Natale e Pasqua, i cattolici della zona si spostavano anche di 100 km per partecipare alla celebrazione dell’Eucarestia e ricevere i Sacramenti. (PA) (Agenzia Fides 2/9/2005 righe 21 parole 232)


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