AFRICA/BURUNDI - Il gran numero di donne ministro nel nuovo esecutivo è un riconoscimento del ruolo assunto dalle burundesi nel processo di pace

mercoledì, 31 agosto 2005

Bujumbura (Agenzia Fides)- Riduzione del numero dei ministeri e una significativa presenza di donne ministro. Sono queste le due novità più rilevanti della composizione del nuovo esecutivo burundese dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale da Bujumbura, capitale del Burundi, dove ieri, 30 agosto, il Presidente Pierre Nkurunziza ha pubblicato la lista dei ministri. Il nuovo esecutivo conta 20 ministri dei quali 7 sono donne.
“Il gran numero di donne ministri è un riconoscimento del ruolo assunto dalle burundesi nel processo di pace” dice la fonte di Fides. “Alcuni commentatori politici affermano che la forte vittoria del partito del Presidente è dovuta anche al voto massiccio da parte delle elettrici. Nkurunziza, nominando 7 donne, avrebbe quindi pagato un debito di gratitudine nei confronti dell’elettorato femminile”.
“Al di là di queste speculazioni” prosegue la fonte di Fides “ le donne burundesi hanno pagato un tributo altissimo a causa della guerra civile. Vi sono migliaia di vedove che tengono insieme le famiglie in condizioni difficilissime. Per questo motivo le donne si sono impegnate in prima persona per riportare la pace nel Paese”.
Tra le nomine più significative vi è quella di Antoinette Batumubwira, una Tutsie del partito del Presidente CNDD-FDD (Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia- Forze per la Difesa della Democrazia) che è stata nominata ministro degli Esteri e della Cooperazione.
Il 19 agosto Pierre Nkurunziza, era stato eletto dal Parlamento Presidente del Burundi con 151 voti favorevoli e solo 9 contrari. L'elezione di Nkurunziza appariva scontata, dal momento che il leader delle CNDD-FDD, l’ex gruppo guerrigliero hutu che aveva vinto le elezioni legislative del luglio di quest’anno, era l'unico candidato alla massima carica dello Stato.
L'elezione dell'ex ribelle segue una riforma costituzionale che ha spostato gli equilibri politici del paese a favore della maggioranza degli hutu. Fino ad allora i tutsi, pur costituendo solo il 14 per cento della popolazione, avevano controllato tutte le leve del potere politico e militare.
Il 26 agosto Nkurunziza si è insediato nella carica di Presidente alla presenza di 30 delegazione straniere.
“Una delle priorità del nuovo esecutivi è quella di portare a termine il processo di pace arrivando a un accordo con le Forze Nazionali di Liberazione (FNL), l’ultimo gruppo di guerriglia ancora attivo nel Paese” affermano le fonti di Fides. “Siamo fiduciosi nella buona volontà del governo ma anche dall’altra parte ci deve essere disponibilità al dialogo per procedere nei negoziati”. (L.M.) (Agenzia Fides 31/8/2005 righe 36 parole 428)


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