ASIA/INDIA - I giovani indiani, annunciatori del Vangelo nella società, per il bene comune

venerdì, 6 maggio 2022 evangelizzazione   giovani  

Nadiad (Agenzia Fides) – I giovani cattolici indiani sono annunciatori del Vangelo nella società e sono attivamente coinvolti nel portare lo sguardo di Cristo in questioni come la dignità umana, povertà, le dipendenze, i problemi giovanili, le ostilità tra comunità etniche e religiose: lo dice all'Agenzia Fides p. Chetan Machado, segretario esecutivo della Commissione nazionale per i giovani nella Conferenza episcopale cattolica dell'India (CCBI). La Commissione ha organizzato nei giorni scorsi, insieme con l'Indian Catholic Youth Movement (ICYM), la 4a Conferenza nazionale della gioventù presso il Centro pastorale di Nadiad, in Gujarat, stato dell'India occidentale. Ben 437 delegati provenienti da tutto il Paese hanno partecipato a questa conferenza per condividere le loro storie di fede e le esperienze di vita, confrontandosi sul tema "I giovani per una Chiesa sinodale".
"La Conferenza nazionale della gioventù è un momento importante per il mondo giovanile nella nostra Chiesa: vi si discutono molti temi ogni anno e si prendono decisioni, per aiutare i leader giovanili e tutti coloro impegnati nella Pastorale giovanile in India, a guidare i giovani nel portare il Vangelo nella società indiana, perchè fioriscano rettitudine, giustizia, pace e armonia", aggiunge p. Chetan Machado. "In varie sessioni assembleari o in gruppi i giovani hanno condiviso le loro storie, sogni, aspirazioni e aspettative", afferma.
Mons. Soosai Nazarene, Vescovo di Kottar e Presidente della Commissione Giovani della CCBI, ha celebrato la santa Messa inaugurale e avviato i lavori della conferenza, durante la quale Jyotsna D'Souza, Presidente Nazionale di ICYM, ha presentato il rapporto annuale dell'associazione. Durante il convegno sono stati organizzati workshop su vari temi riguardanti la vita dei giovani e la loro missione nella Chiesa. Padre Stephen Alathara, vicesegretario generale della Conferenza episcopale e padre gesuita Cedrick Prakash, attivista per i diritti umani, hanno parlato e ai giovani sensibilizzandoli sulla loro vocazione e missione.
I giovani hanno voluto lanciare un messaggio di pace e armonia, nella diversità etnica e religiosa della nazione, impegnandosi - come hanno detto nel corso nell'assembla - a partecipare alla costruzione della nazione “per stabilire il regno di Dio sulla terra", vivendo da "cittadini responsabili e promotori e protagonisti di un cambiamento", a partire dal diritto fondamentale di professare la fede, restando uniti, nel promuovere, giustizia e pace e difendere i valori cristiani.
(SD-PA) (Agenzia Fides 6/5/2022)


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