EUROPA/ITALIA - Il Movimento “Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo” ricorda il suo fondatore, don Vittorio Pastori, “pendolare della carità” tra Italia e Africa

mercoledì, 31 agosto 2005

Piacenza (Agenzia Fides) - Venerdì 2 settembre ricorre l’11° anniversario della morte di don Vittorio Pastori, conosciuto in tutta Italia come “don Vittorione”, fondatore a Piacenza del Movimento “Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo” che porta avanti i progetti di perforazione pozzi e assistenza alle realtà missionarie in Uganda, avviati dal sacerdote. Sabato 3 settembre alle ore 18.30 verrà celebrata una S. Messa presso la parrocchia di Santa Franca.
Nato a Varese nel 1926, Vittorio Pastori per 15 anni di dedica ad una fiorente attività commerciale che abbandona nel 1969 dietro invito di Mons. Enrico Manfredini, Vescovo di Piacenza, che gli affida alcuni incarichi di responsabilità nella sua diocesi. Con Mons. Manfredini conosce alcuni Vescovi africani, visita l'Uganda, il Kenya, la Tanzania ed altri paesi dell’area Subsahariana, rimanendo profondamente colpito dalle condizioni miserevoli di vita delle popolazioni locali e dal lavoro della Chiesa cattolica e dei suoi missionari. La sua ansia immediata è quella di aiutare materialmente queste popolazioni, facendo conoscere agli italiani queste condizioni disumane di vita e di lavoro e nel contempo fornendo mezzi finanziari e in natura (aratri, trattori, strumenti meccanici, agricoli e sanitari). Nel 1972 fonda a Piacenza l'Associazione Africa Mission e continua la sua attività di pendolare della carità tra l'Italia e l'Africa. Numerosissimi gli aiuti trasportati, con aerei e container via mare. Nel 1982 si costituisce la Ong onlus “Cooperazione e Sviluppo” che con tecnici specializzati, di provata esperienza, ha realizzato oltre 500 nuovi pozzi per l’acqua potabile e condotto interventi di riattivazione e riparazione su pozzi esistenti.
Il 15 settembre 1984 Vittorio Pastori, coronando un suo desiderio a lungo coltivato, viene ordinato sacerdote da Mons. Cipriano Kihangire, Vescovo di Gulu (Uganda), e continua a portare avanti la sua missione a servizio degli affamati e degli emarginati, senza separare gli aspetti spirituali da quelli materiali. Alterna lunghi periodi in Uganda, a Kampala e Moroto, a soggiorni in Italia, durante i quali incontra comunità, parrocchie, gruppi, associazioni… per sollecitare aiuti. Muore in Italia il 2 settembre 1994, dopo aver compiuto il suo 147° viaggio in Uganda. (S.L.) (Agenzia Fides 31/8/2005 righe 24, parole 341)


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