AFRICA/CONGO RD - Situazione precaria nel Sud e nel Nord Kivu denunciano gli attivisti locali per i diritti umani

martedì, 12 aprile 2022 gruppi armati   violenza   diritti umani  

Kinshasa (Agenzia Fides) – “Con una nuova defezione di un alto ufficiale congolese della comunità di Banyamulenge, che ha lasciato i ranghi delle FARDC (Forze Armate congolesi) per dirigersi verso gli altopiani della Piana di Ruzizi, la situazione della sicurezza in queste aree è peggiorata, accrescendo le minacce per la popolazione locale e per i diritti umani” afferma una nota inviata all’Agenzia Fides da ACMEJ/DH, un’associazione per la difesa dei diritti umani di questa zona del Sud Kivu, provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo.
Da decenni nel Sud Kivu si fronteggiano diversi gruppi armati, alcuni dei quali di origine straniera, altri nati localmente con referenti esterni alla RDC. Il recente degrado della sicurezza rischia di minare il lavoro svolto nel trimestre metà gennaio-marzo 2022, quando stava per iniziare il processo di riconciliazione comunitaria tra la comunità di Bafuliru e quella di Banyamulenge. Grazie anche alla sensibilizzazione comunitaria facilitata dal team ACMEJ negli altopiani, le due comunità cominciavano a parlarsi, suscitando la speranza per un futuro migliore tra la popolazione locale.
Ma nelle ultime settimane la situazione della sicurezza è precipitata per “la continua aggressività di alcuni gruppi armati nazionali alleati con il Rwanda” afferma la nota. Nel Sud Kivu da gennaio sono presenti pure militari burundesi e miliziani Imbonerakure (“quelli che vedono lontano” in Kirundi), milizia vicina al governo di Bujumbura (vedi Fides 18/2/202).
La sezione di Uvira del movimento Lucha Lutte Pour le Changement denuncia l’arresto di due suoi militanti che stavano organizzando una marcia di protesta contro la presenza militare burundese nell’area. Secondo una nota inviata a Fides, “gli attivisti sono detenuti in cattive condizioni e il loro stato di salute peggiora di giorno in giorno”.
Anche nella confinante provincia del Nord Kivu le condizioni di sicurezza rimangono precarie con la ricomparsa dell’M23, gruppo armato noto anche come "Esercito Rivoluzionario Congolese", sconfitto nel 2013 dalle FARDC ma riapparso alla fine dello scorso anno, accusando le autorità di Kinshasa di non aver rispettato gli impegni di smobilitazione dei suoi combattenti.
(L.M.) (Agenzia Fides 12/4/2022)


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