VATICANO - “L’arte dell’aspirazione mondiale alla fraternità”: celebrata la festa patronale della Pontificia Università Urbaniana

giovedì, 31 marzo 2022

Akhil Thottathuvila

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “La lunga emergenza della pandemia ci ha rubato molte cose il valore delle quali ci è apparso prezioso proprio nell’esserne privati. Ci sono mancate anche le feste patronali del 2020 e del 2021! Solo a partire dal I semestre dell’anno accademico in corso abbiamo riassaggiato, seppure con trepidazione, il gusto della normalità della vita universitaria”. Padre Leonardo Sileo, OFM, ha salutato i partecipanti alla festa patronale della Pontificia Università Urbaniana che si è tenuta ieri, il 30 marzo.
La giornata, celebrata in occasione della festa dell’Annunciazione del Signore, è stata aperta con la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Gran Cancelliere il card. Luis Antonio Gokim Tagle nella Cappella del Pontificio Collegio Urbano.
“La festa del 2019, l’ultima celebrata, - ha sottolineato p. Sileo che è rettore dell’Università Urbaniana - la dedicammo al Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, sottoscritto ad Abu Dhabi, il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb. Tema della festa 2022 è ‘Fratelli tutti, senza frontiere’. Quando ho chiesto a sua Eminenza di parlarci della fraternità universale sognata da Papa Francesco non ancora era scoppiata l’orribile guerra portata in Ucraina, in terra cristiana, nel cuore del continente europeo i cui polmoni spirituali sono entrambi di popoli di antica fede cristiana” ha detto il Rettore riprendendo il discorso che il Papa fece in occasione della consegna di quella che lui stesso ha definito ‘enciclica sociale’.
P. Sileo ha auspicato che l’università, “microcosmo dell’incontro dei popoli della terra, divenga l’officina nella quale si insegna e impara l’arte dell’aspirazione mondiale alla fraternità.”
Al saluto del Rettore è seguita la Prolusione del card. Michael Czerny, S.J., Prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. “Ho accolto con gioia l’invito a riflettere insieme a voi sull’ultima Enciclica di Papa Francesco, a partire dalla suggestiva provocazione del titolo che mi è stato proposto: ‘Fratellanza: Utopia o Salvezza?’ -, ha detto il porporato. E’ una scelta ragionevole per noi, oggi, continuare a pensare ‘per utopie’? In altre parole, traducendo con il linguaggio di papa Francesco, dobbiamo chiederci: ha ancora senso investire in una immaginazione progettuale?”
“La cultura dell’incontro – prosegue il card. Czerny - diviene l’orizzonte utopico condiviso che permette di strappare l’individuo dalla solitudine in cui lo confina tanto il liberalismo classico (l’uomo solipsista e non-solidario) quanto il collettivismo marxista (l’uomo-massa non-libero). Si tratta di un processo di integrazione volto a rendere la persona protagonista dell’amicizia sociale, riconoscendosi appartenente ad un ‘popolo’. In tal senso, la solidarietà appare come uno stile di costruzione della storia, un ambito vitale dove la tensione e i conflitti possono essere superati nel raggiungimento di un’unità pluriforme: l’unità è superiore al conflitto.”
“La liturgia di oggi ci spinge a chiedere la grazia della vista spirituale per conoscere Dio in Gesù e nelle sue opere”, ha detto il card. Tagle commentando la celebrazione di apertura dell’evento. “Cosa vedo? Come vedo”, sono stati i punti sui quali si è soffermato il Gran Cancelliere. “Cosa vedevano in lui i critici di Gesù? Non il figlio di Dio, ma un blasfemo che pretende di essere uguale a Dio. Cosa vede Gesù? Il volto di Dio, il Padre che guarisce, la Madre che non dimentica il suo bambino. Quello che vede fare Dio lo fa lui stesso. Vedere e Fare vanno insieme. Preghiamo affinché possiamo vedere ciò che vede Gesù, affinché possiamo vedere come vede Gesù, affinché possiamo fare ciò che vediamo fare Dio” ha concluso il card. Tagle.
Nel corso dell’evento, insieme alla premiazione degli studenti meritevoli dell’anno accademico 2020-2021, il Gran Cancelliere ha letto il decreto di approvazione dei nuovi Regolamenti dell’Università (in base ai nuovi Statuti) da parte della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Come si afferma negli Statuti, «La Pontificia Università Urbaniana è stata fondata dalla Sede Apostolica come Istituzione di Studio delle discipline ecclesiastiche, con specifico orientamento all’evangelizzazione dei popoli» (art. 1).
(AN/AP) (31/3/2022 Agenzia Fides)

Akhil Thottathuvila


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