ASIA/COREA DEL SUD - La Vergine Maria può aiutare il popolo coreano a riconciliarsi, a sperimentare il perdono e riconquistare l’unità e l’armonia perdute: i Vescovi ricordano il 60° anniversario della liberazione della Corea

martedì, 30 agosto 2005

Seul (Agenzia Fides) - La Vergine Maria può aiutare il popolo coreano a riconciliarsi, a sperimentare il perdono e riconquistare l’unità e l’armonia perdute. La Vergine Maria può condurre i cittadini coreani ad “un nuovo inizio” della loro tormentata storia e portare la pace nella penisola coreana. E’ quanto affermano i Vescovi coreani in differenti messaggi diffusi nelle diverse diocesi in occasione della solennità dell’Assunzione di Maria. I Vescovi hanno ricordato che nel 2005 ricorre il 60° anniversario della liberazione della Corea e che questa data dovrebbe far riflettere i governanti e tutti i cittadini, per uno sforzo maggiore di riunificazione del popolo coreano, diviso da una frontiera che ha spaccato famiglie, amici e una intera società.
Il messaggio di Mons. Nicholas Cheong, Arcivescovo di Seul, intitolato “Per un nuovo inizio del popolo coreano: la Pace sia con te”, afferma: “In occasione della solennità dell’Assunzione di Maria, e del 60° anniversario della liberazione, oggi noi auspichiamo una autentica liberazione del nostro popolo e una vera pace. Dobbiamo pregare il Signore perché possiamo superare le divisioni con la Grazia di Dio, e fare passi avanti verso la riconciliazione e l’unificazione”.
Mons. Crisostomo Kwon, Vescovo di Andong, ha intitolato il suo messaggio “Santa Maria, Donna della Grazia” e ha chiesto alla Vergine di proteggere e guidare il popolo coreano su nuovi sentieri di pace e armonia. Nel testo si legge: “Se affidiamo totalmente la nostra vita quotidiana a Dio, seguendo l’esempio di Maria, Donna della Grazia, possiamo anticipare in questa vita e in questo mondo la gioia della salvezza”. Mons. Lazzaro You, Vescovo di Daejeon, nel suo messaggio “Per una comunità di comunione” ha invitato i fedeli a pregare per la libertà religiosa e il rispetto dei diritti umani in Nord Corea e per l’evangelizzazione dell’Asia. (PA) (Agenzia Fides 30/8/2005 righe 23 parole 237)


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