ASIA/PAKISTAN - Arrestato per blasfemia un giovane musulmano per aver profanato la croce di una chiesa

lunedì, 21 marzo 2022 blasfemia   diritti umani   minoranze religiose  

Lahore (Agenzia Fides) - La polizia di Lahore ha incriminato per blasfemia Muhammad Bilal, giovane musulmano accusato di aver dissacrato la croce della "One in Christ Church", chiesa di Lahore, dove si raduna una comunità di denominazione pentecostale. Secondo il First Information Report, il giovane è arrestato con l'accusa di aver violato l'articolo 295/a del Codice penale pakistano, per aver profanato un luogo di culto con intenzione di insultare una fede religiosa.
La mattina del 16 marzo scorso, intorno alle 10 del mattino, Muhammad Bilal si è arrampicato sulla grande croce, alta circa 40 piedi (circa 12 metri), che campeggia accanto alla facciata della chiesa e ha cercato di romperla ma poi, non essendovi riuscito, si è seduto su di essa e ha gridato “Allah u Akbar" (Dio è grande).
Akash Waqas, cristiano fondatore della 'One in Christ Church', racconta a Fides: “Abbiamo udito la voce dell'uomo che gridava e lo abbiamo visto che dissacrava la croce e cercava di spezzarla. Quando la folla si è radunata in strada, il giovane musulmano è saltato giù e si è ferito. Lo abbiamo fermato e consegnato alla polizia”. Akash informa: “I funzionari di polizia lo hanno tenuto in custodia e rilasciato dopo poche ore. Noi fedeli insieme al Vescovo abbiamo chiesto una indagine adeguata sull'incidente, su quale era l'intenzione di questo aggressore, e perché volesse danneggiare il luogo di culto dei cristiani. La polizia lo ha nuovamente fermato e incriminato”.
Ilyas Samuel, portavoce di "Voice for Justice", organizzazione per i diritti umani in Pakistan, parlando all'Agenzia Fides, dichiara: “Spero che in questo caso si otterrà giustizia: Facciamo appello al governo del Pakistan affinché protegga le minoranze religiose e i loro luoghi di culto da persone sono fomentano l'odio religioso. Noi cristiani siamo persone pacifiche e non abbiamo fatto del male al giovane che ha profanato la chiesa e la croce. Rispettiamo la legge e crediamo nello stato di diritto”.
(AG-PA) (Agenzia Fides 21/3/2022)


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