AFRICA/SENEGAL - Casamance, Sant’Egidio: “Si fermino i combattimenti e si riprendano i negoziati”

mercoledì, 16 marzo 2022 guerra civile  

Dakar (Agenzia Fides) – “Esprimiamo profonda preoccupazione per la contrapposizione armata attualmente in corso nel Nord della Casamance” afferma la Comunità di Sant’Egidio da anni impegnata nel lavoro di mediazione per la pace tra il governo del Senegal e il Movimento di Forze Democratiche della Casamance (MFDC). La Casamance è la regione meridionale del Senegal, nella quale dal 1982 è in atto una guerra “a bassa intensità” per la secessione dal resto del Paese.
L'esercito senegalese ha annunciato nella notte di domenica 13 marzo di aver lanciato un'operazione contro i ribelli in Casamance. L’offensiva è stata lanciata meno di due mesi dopo la morte di quattro soldati senegalesi e la cattura di altri sette da parte dei ribelli nella zona di confine con il Gambia.
I sette soldati, membri della missione militare dell'Africa occidentale in Gambia (ECOMIG), sono stati poi rilasciati da Salif Sadio, un capo militare dell’MFDC.
La liberazione dei soldati era stata resa possibile dalla mediazione della Comunità di Sant’Egidio come ricorda il comunicato: “Dopo gli scontri avvenuti il 24 gennaio tra militari senegalesi appartenenti alla missione regionale africana occidentale ECOMIG ed elementi dell'MFDC di Salif Sadio, Sant'Egidio è intervenuta per interrompere gli incidenti e limitarne le conseguenze, riuscendo ad ottenere la riconsegna dei corpi dei militari senegalesi caduti e la liberazione dei sette militari senegalesi fatti prigionieri dall'MFDC”.
L’esercito senegalese afferma che l’operazione ha come obiettivo principale quello di smantellare le basi dell’MFDC di Salif Sadio situate lungo il confine settentrionale con il Gambia e come obiettivo secondario smantellare le bande criminali attive nella zona.
L’offensiva militare senegalese ha avuto conseguenze anche sul confinante Gambia, dove le popolazioni sono state colpite dalle detonazioni di armi pesanti e di colpi caduti nei villaggi al confine con il Senegal, secondo quanto ha affermato il governo gambiano. Inoltre sono arrivati diversi sfollati e rifugiati provenienti dalla Casamance in alcuni villaggi gambiani al confine.
“Sant’Egidio chiede la fine delle attuali operazioni militari dell'Esercito senegalese perché sia possibile salvaguardare la stabilità dell'area coinvolta e mantenere aperta la via del dialogo. La Comunità ribadisce inoltre la sua piena disponibilità a proseguire il processo negoziale, convinta che solo attraverso una ragionevole trattativa sarà possibile una pace definitiva nella Casamance”.
(L.M.) (Agenzia Fides 16/3/2022)


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