AMERICA - “Pace per il mondo”: Chiese d’America unite nella Giornata di preghiera e digiuno per la pace

venerdì, 25 febbraio 2022 guerre   preghiera   digiuno   pace   papa francesco  

Bogotà (Agenzia Fides) – “Facciamo nostro l’appello del Santo Padre e invitiamo le 22 Conferenze Episcopali dell'America Latina e dei Caraibi, come pure le istituzioni e le organizzazioni ecclesiali del nostro continente, e tutti i nostri fratelli e sorelle di buona volontà, affinché il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, vivano una giornata di preghiera e digiuno per la pace”. Così scrive la Presidenza del Consiglio Episcopale Latinoamericano (Celam) in un messaggio in cui richiama le parole del Papa: "Di fronte alla situazione dell’Ucraina e alle circostanze che minacciano la pace nel mondo, nonostante i molteplici sforzi di dialogo a favore della fraternità e dell'amicizia sociale, il Consiglio Episcopale Latinoamericano (Celam) si unisce all’appello di Papa Francesco ai responsabili politici ‘affinché facciano un esame di coscienza davanti a Dio, che è il Dio della pace e non della guerra, che è Padre di tutti, non solo di alcuni, che ci vuole fratelli e non nemici’, e di conseguenza, ‘si astengano da ogni azione che provochi ancora maggior sofferenza alla popolazione, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e disattendendo al diritto internazionale’.”
“Pace per il mondo” è il titolo del comunicato con cui i Vescovi del Perù si uniscono all'appello di Papa Francesco per la giornata di preghiera e digiuno per la pace. Nel messaggio della Conferenza Episcopale peruviana, i Vescovi sottolineano che a soffrire di più in questi conflitti armati è la popolazione civile, vittime innocenti delle guerre. "Se questa situazione di violenza continua, molte famiglie saranno nel lutto e ci sarà una crisi di rifugiati e sfollati di centinaia di migliaia di persone. Pensiamoci" si legge nel documento.
Il Comitato Permanente della Conferenza Episcopale del Cile condivide “la tristezza e la preoccupazione per la situazione di guerra che oggi colpisce l'Ucraina e che minaccia la pace dell'Europa e di tutta l'umanità", aderendo all'appello rivolto da Papa Francesco. Quindi invita tutti “a intensificare la nostra preghiera e le nostre azioni a favore della pace e della concordia. Chiediamo ai cattolici che nei nostri incontri ed Eucaristie di questi giorni, rivolgano a Dio una speciale preghiera per la pace in Ucraina, e ci uniamo il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, al giorno di preghiera e digiuno a cui Papa Francesco ci ha convocato".
Anche la Conferenza Episcopale Argentina “aderisce con fervore all'appello lanciato da Papa Francesco perché il prossimo 2 marzo si svolga in tutto il mondo una giornata di preghiera e digiuno per la Pace”. Nel contesto dell'inizio del tempo quaresimale, proseguono i Vescovi, “invitiamo tutte le comunità del Paese in quel giorno a implorare da Dio l'immediata cessazione di ogni possibilità di violenza e di uso delle armi e, come chiede il Santo Padre, a pregare affinché si preservi la pace di fronte alla minaccia della ‘follia della guerra’.”
“Di fronte ai recenti eventi che hanno rotto il fragile equilibrio della pace nel mondo con l'aggressione bellica subita dal popolo ucraino a causa delle operazioni militari russe, l’Episcopato messicano si unisce al grido di Papa Francesco”. Nel comunicato della Conferenza Episcopale Messicana si ricorda quanto affermato dalla diplomazia vaticana: "c'è ancora tempo per la buona volontà, c'è ancora spazio per il negoziato, c'è ancora spazio per l'esercizio della saggezza... per risparmiare al mondo la follia e gli orrori della guerra". Tutte le comunità cattoliche in Messico sono quindi invitate a unirsi nella preghiera e nel digiuno il prossimo Mercoledì delle Ceneri, “chiedendo al Principe della Pace, nostro Signore Gesù Cristo, la cessazione delle ostilità in Ucraina”. Allo stesso tempo chiedono che “al termine dell'Eucaristia di domenica 27 febbraio sia impartita la solenne benedizione
con il Santissimo Sacramento”, confidando nell'intercessione di Santa Maria di Guadalupe,
“affinché la pace possa sempre prevalere nella nostra patria e nel mondo”.
(SL) (Agenzia Fides 25/02/2022)


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