ASIA/IRAQ - Addio a Mar Addai II, Patriarca della Antica Chiesa d’Oriente

martedì, 15 febbraio 2022 medio oriente   chiese orientali   teologia   ecumenismo   aree di crisi   papa  

Baghdad (Agenzia Fides) – L’Antica Chiesa d’Oriente piange la scomparsa del suo Patriarca Mar Addai II, deceduto l’11 febbraio all’età di 74 anni. Con la scomparsa del suo Patriarca, si apre una stagione nuova e non priva di incognite per la piccola ma non trascurabile compagine ecclesiale di tradizione siro orientale che conta circa 70mila battezzati ma affonda le sue radici nel cristianesimo delle origini, essendo sorta da una scissione avvenuta in seno alla Chiesa assira d’Oriente. Insieme alla Chiesa caldea e alla Chiesa Assira d’Oriente, la Chiesa finora guidata da Mar Addai II si richiama all’eredità della prima antica Chiesa d’Oriente, quella che per prima portò il cristianesimo in Persia, in India e in Cina.
Lo scisma che portò alla formazione della Antica Chiesa d’Oriente avvenne nel 1964, in reazione a alcune riforme liturgiche introdotte dal Patriarca Shimun XXII, allora a capo della Chiesa assira d'Oriente. A quel tempo il Patriarca Shimun viveva in esilio negli Stati Uniti, essendo stato espulso dall'Iraq nel 1933. Da ragazzo aveva ricevuto un'educazione d’impronta britannica, sotto l’egida del Primate della Chiesa d’Inghilterra. La sua decisione di abbreviare il digiuno quaresimale e adottare il calendario gregoriano per la celebrazione delle principali solennità liturgiche, provocò in Iraq la reazione di settori ecclesiali che da tempo contestavano la prassi della successione patriarcale ereditaria, allora in vigore (per la quale la carica di Patriarca passava sa zio a nipote), e si opposero alle ulteriori “novità” imposte dall’estero, a dispetto della prassi secolare che vigeva nelle terre di radicamento originario.
La parte di clero che entrata in contrasto con il Patriarca Shimun XXII si pose sotto la giurisdizione del Vescovo Thoma Darmo, che si fece consacrare Patriarca nel 1969, stabilì la sua sede a Baghdad e iniziò a guidare la nuova compagine ecclesiale, denominata Antica Chiesa d’Oriente. Dopo la morte di Thoma Darmo, nel 1970 come suo successore fu eletto Patriarca Mar Addai II, che ha retto la sede patriarcale di Baghdad fino alla morte.
Nei lunghi decenni del Patriarcato di Mar Addai, i rapporti tra la Chiesa assira d’Oriente e l’Antica Chiesa d’Oriente sono migliorati, e sono di fatto venuti meno i fattori che provocarono lo scisma. Il Patriarca assiro Mar Dinkha IV ha abolito negli anni Settanta del secolo scorso la ereditarietà della successione patriarcale in seno alla Chiesa asira d’Oriente. Nel 1999, il Sinodo della Chiesa assira d’Oriente ha riconosciuto la validità di tutte le ordinazioni episcopali e sacerdotali conferite dall'Antica Chiesa d'Oriente. Nel 2006 la Chiesa assira d’Oriente è tornata a celebrare la Pasqua secondo il calendario giuliano, mentre la Chiesa guidata da Mar Addai ha inviato a sua volta un segnale d’apertura verso i fratelli separati della Chiesa assira d’Oriente, iniziando nel 2010 a celebrare il Natale secondo il calendario gregoriano. Alla morte di Mar Addai II, Mar Awa III, attuale Patriarca della Chiesa Assira d’Oriente, ha inviato al Sinodo della Antica Chiesa d’Oriente un intenso messaggio di cordoglio, a nome di tutta la propria compagine ecclesiale.
La condizione di difficoltà e sofferenza condivisa dalle antiche cristianità autoctone della Mesopotamia rende ancora più vitale superare lo scandalo delle lacerazioni ecclesiali avvenute lungo la storia e camminare insieme verso il ripristino della piena comunione sacramentale.
Nel giugno 2015, il Patriarca caldeo Louis Raphael Sako, aveva esposto in alcuni “pensieri personali” pubblicati sul sito del Patriarcato caldeo una proposta spiazzante: “azzerare” i tre Patriarcati che adesso si richiamano all’eredità dell’antica Chiesa d’Oriente e ricomporre l’unità piena delle tre comunità ecclesiali sotto la guida di un unico Patriarca. Tale proposta non ha visto poi sviluppi concreti. Ma il ripristino della piena comunione tra compagini ecclesiali che condividono anche la stessa matrice spirituale nestoriana aiuterebbe anche a affrontare insieme i fattori che minacciano la sopravvivenza stessa delle comunità cristiane autoctone in tutto il Medio Oriente. Un percorso che potrebbe guardare con profitto - – come ha suggerito più volte anche Papa Francesco - all'esperienza di comunione del primo millennio cristiano.
La Chiesa assira d’Oriente e l’Antica Chiesa d’Oriente non hanno mai avuto conflitti dogmatici diretti con il Vescovo di Roma. Il dialogo teologico ufficiale tra Chiesa cattolica e Chiesa assira d’Oriente è stato avviato nel 1984, e ha portato alla dichiarazione cristologica comune del 1994, che ha confessato la comune fede in Cristo pienamente condivisa tra cattolici e cristiani assiri.
(GV) (Agenzia Fides 15/2/2022)


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