AMERICA/COLOMBIA - Nel cammino sinodale "un posto speciale" per le minoranze etniche

lunedì, 7 febbraio 2022 indigeni   minoranze etniche   sinodo dei vescovi   conferenze episcopali   papa francesco  

Bogotà (Agenzia Fides) - Nel cammino sinodale che la Chiesa ha intrapreso, i Fratelli Indigeni, gli Afro, i Palenqueros, i Raizales e i popoli Rom, hanno un posto speciale: lo sottolinea l'area delle “Etnie” del Centro di Animazione Missionaria della Conferenza Episcopale della Colombia (CEC), nel sussidio in cui presenta la visione generale del cammino sulla sinodalità proposto da Papa Francesco.
“L'incontro quotidiano, personale e comunitario, con la diversità delle minoranze etniche nel nostro Paese, è già parte vitale del cammino sinodale che, senza dubbio, si è svolto in ogni luogo – è scritto nel sussidio pervenuto a Fides -. Estendiamo l'invito affinché, uniti, facciamo il passo necessario di creare reti di comunicazione tra di noi, come mezzo di sostegno in questo cammino che ci porta a comprenderci meglio come Chiesa".
Si ribadisce il desiderio di Papa Francesco, di assumere un atteggiamento di "conversione pastorale in chiave missionaria e anche ecumenica", di "muoversi strutturalmente verso una Chiesa sinodale", che è un "luogo aperto dove tutti si sentono a casa e possono partecipare". Il sussidio richiama quindi le esortazioni del documento di Aparecida, del Sinodo dei Vescovi sull’Amazzonia, della Prima Assemblea Ecclesiale dell’America Latina.
Vengono anche fornite alcune indicazioni pratiche per realizzare assemblee locali con i gruppi etnici minoritari, ponendo due domande fondamentali: l’incontro e l’ascolto dei gruppi etnici e la presenza della Chiesa nella storia e nella vita attuale di ogni etnia o gruppo particolare. Dopo l’ascolto della Parola di Dio (1Cor 1,10-18), in cui l’Apostolo Paolo invita a superare le divisioni, che creano conflitti e generano violenza all’interno della comunità, la riflessione che porta al dialogo sottolinea l’invito della Chiesa “a lavorare insieme cercando il bene delle nostre comunità”, cercando i motivi che ci uniscono, per essere costruttori di unità e artigiani di pace.
(SL) (Agenzia Fides 7/2/2022)


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