EUROPA/UCRAINA - L'oratorio dei Salesiani, luogo di annuncio della Buona Novella, in mezzo alla tensione politica e sociale

sabato, 5 febbraio 2022 evangelizzazione   giovani   ordini religiosi  

Kiev (Agenzia Fides) - “Il nostro oratorio si sta rivelando un rifugio per tanti: cattolici, ortodossi, ma anche molti non credenti. I giovani si passano parola usando il tam-tam dei social network, a volte coinvolgono anche le loro famiglie. E il gruppo si allarga, di giorno in giorno. Tutt’intorno, l’aria è pesante. Da metà dicembre c’è una forte tensione”. Così riferisce all’Agenzia Fides padre Max Ryabukha, sacerdote Salesiano, Direttore della "Casa Maria Ausiliatrice" di Kiev, mentre tutt’intorno si respirino venti di guerra, a causa del riacutizzarsi della crisi tra Ucraina e Russia. La popolazione, pur nella paura e nelle difficoltà, rimarca, si stringe nella fede: “La comunità ecclesiale ucraina sta pregando per la pace - racconta padre Max - nell’ultimo anno, da quando la situazione quando si nuovamente aggravata nel Paese, i giovani dell’oratorio salesiano di Kiev si sono riuniti a turno, per recitare le tre Ave Maria e per condividere un pensiero della buona notte nello stile di Don Bosco”. Il Salesiano fa poi riferimento all’iniziativa del Papa che, nella scorsa settimana, ha indetto una preghiera per la pace in Ucraina. “Ci sentiamo meno soli e più forti - ha detto padre Max - pregare, l’uno a fianco dell’altro può diventare un segno di speranza, un motore di cambiamento, che scuote e interroga la coscienza”.
In questo cammino di pace, mentre scorrono giorni di grande tensione, la famiglia Salesiana presente in Ucraina opera per sostenere la popolazione e per gettare, nonostante tutto, qualche seme di speranza. Particolarmente attiva è la scuola di Zhytomir, capoluogo di provincia che conta 300mila abitanti, a nord ovest della capitale Kiev, che Missioni Don Bosco sostiene con i suoi benefattori. “Dal 2016 i salesiani gestiscono la scuola ecumenica ucraino-italiana Vsesvit”, riferisce a Fides padre Michal Wocial, direttore della casa salesiana di Zhytomir. “La cittadina - spiega - non offre attività pomeridiane ai ragazzi, né di doposcuola né di carattere sportivo o ludico”. Proprio per questo motivo i seguaci di Don Bosco intendono affiancare al centro educativo un oratorio: “Vogliamo costruire - prosegue padre Michal - uno spazio aperto non solo ai 200 allievi che già adesso frequentano la scuola salesiana, ma a tutti i giovani della zona: attraverso l’oratorio, tanti bambini e ragazzi potrebbero trovare sostegno negli studi, divertimento, sport, gioco, condivisione, in puro stile salesiano”.
I missionari Salesiani sono di nuovo in Ucraina dagli anni '90 del secolo scorso, dopo la caduta dei regimi comunisti nell’Est Europa, e oggi gestiscono otto centri. L'opera principale è quello educativa, che li vede impegnati sul fronte dell’animazione negli oratori, nei centri giovanili, nella scuola e in quello dell’orientamento vocazionale. “In oltre 130 paesi i Salesiani sono impegnati a tenere in vita scuole e oratori che ospitano i ragazzi e i giovani”, afferma padre Andrzej Policht, missionario salesiano di origine polacca che opera da qualche mese nella scuola di Zhytomir. “L’obiettivo comune a tutte queste opere - conclude - è accompagnare i giovani nel percorso di crescita e maturazione, annunciando la Buona Novella e il carisma di Don Bosco in un contesto in cui c’è grande bisogno di orientamento spirituale fra i giovani”.
(ES-PA) (Agenzia Fides 5/2/2022)


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