AFRICA/TANZANIA - Un futuro di speranza per le donne, che diventano protagoniste in una società che ne ignora i diritti

venerdì, 28 gennaio 2022

Mwanza (Agenzia Fides) – Tante ragazze tra i 9 e i 20 anni, che avevano abbandonato la scuola, tornano a sognare, fanno progetti per la loro vita, guardano al futuro con speranza e coraggio. Tutto questo è reso possibile grazie al Centro “Mikono Yetu” che forma le donne a diventare protagoniste della società. Ne parla all’Agenzia Fides suor Kathleen, Provinciale delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli (NSA) irlandesi, rientrata di recente da una visita in Tanzania.
“Mikono Yetu è un’espressione in kiswahili, la lingua nazionale della Tanzania, e vuol dire ‘Le nostre mani’ - racconta suor Kathleen che ha conosciuto il Centro tramite suor Regina Opoku, sua consorella originaria del Ghana e missionaria in Tanzania da 28 anni. “Suor Regina oggi è uno dei pilastri del Centro Mikono Yetu. Si tratta di una Ong fondata e formata esclusivamente da donne, il cui motto è: Una ragazza è un’aquila, non una gallina.”
“Il Centro si prefigge di rendere le donne più coscienti e responsabili, per mezzo di una formazione in vari campi, in modo da migliorare il proprio livello di vita, per mezzo di attività economiche e culturali da esse ideate e gestite. Mikono Yetu promuove l’uguaglianza di genere, in una società in cui da sempre gli uomini hanno voluto comandare e possedere, ignorando i diritti delle donne. Le fondatrici di Mikono Yetu – spiega suor Kathleen - volevano lottare contro le violenze domestiche, molto diffuse in Africa, e hanno imparato dall’esperienza che quando le donne hanno potere economico hanno anche la possibilità di resistere alla violenza dei loro uomini e migliorano la loro vita e quella dei loro figli.”
In Tanzania, come in molti Paesi dell’Africa, ancora oggi la maggioranza delle donne deve sopravvivere, e far vivere i propri figli, con meno di 1,25 dollari al giorno. Mikono Yetu ha insegnato alle donne a lavorare la terra con tecniche più produttive e con meno dispendio di tempo e energia, ha insegnato a creare degli allevamenti collettivi di bestiame, di proprietà delle donne, ha mostrato il modo di fabbricare insieme artigianalmente tanti prodotti della vita quotidiana, come il sapone, lo yogurt, l’olio da cucina, ma anche utensili in terracotta, legno, o materiale riciclato.
“Queste attività generano un reddito che rivoluziona la vita delle donne, abituate a dipendere dal marito o a svolgere attività di semplice sopravvivenza. Nei corsi che si tengono a Mikono Yetu, interamente tenuti dalle donne, si impara a gestire un micro-credito, ad affrontare gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici, a conoscere e proteggersi dall’HIV e dal Covid, a usare in modo intelligente e produttivo telefoni cellulari e tablet. Durante la pandemia di Covid, il Centro è rimasto al fianco delle donne, le ha aiutate a portare avanti le loro attività anche in questi momenti difficili.
(MP/AP) (Agenzia Fides 28/1/2022)


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