ASIA/INDIA - Non rinnovato alle Missionarie della Carità il riconoscimento di "ente caritativo"

giovedì, 30 dicembre 2021 politica   promozione umana   diritti umani   istituti religiosi  

New Delhi (Agenzia Fides) - Il governo federale indiano non ha rinnovato il permesso di "ente caritativo riconosciuto" alla congregazione delle "Missionarie della Carità" fondata da Madre Teresa di Calcutta, impedendo, di fatto la possibilità di ottenere finanziamenti esteri e di mandare avanti tutte le opere dell'istituto. Secondo quanto ha confermato una nota delle Missionarie della Carità, pervenuta a Fides, "la domanda di rinnovo ai sensi del Foreign Contribution Regulation Act (FCRA) per il rinnovo della registrazione delle Missionarie della Carità è stata rifiutata il 25 dicembre 2021 per non aver incontrato le condizioni di ammissibilità".
Come riferito a Fides, l'ente "Missionarie della Carità" è stato registrato con FCRA e la sua registrazione era valida fino al 31 ottobre 2021. La validità è stata successivamente estesa fino al 31 dicembre 2021 insieme ad altre associazioni, le cui domande di rinnovo erano in attesa di esame.
A pesare sulla mancata risposta positiva alla domanda di rinnovo sono stati "alcuni input negativi" derivanti dalla denuncia presentata nelle scorse settimane in Gujarat da alcuni gruppi estremisti che accusano le Missionarie della Carità di "convertire le persone al cristianesimo attraverso le loro opere di servizio" (vedi Fides 15/12/2021)
Suor M. Prema, Superiora generale delle Missionarie della Carità in un comunicato ha confermato che, in attesa della revisione della pratica "abbiamo chiesto ai nostri centri di non compiere operazioni e di non accogliere contributi esteri fino a quando la questione non sarà risolta".
Il cappuccino P. Suresh Mathew, direttore del settimanale "Indian Currents", ha dichiarato a Fides: “Se per le Missionarie della Carità il rinnovo non verrà concesso, la congregazione non potrà funzionare. I 22.000 pazienti e persone assistite resteranno senza cibo e medicine. Tale impegno sociale e umanitario non deve essere compromesso".
Padre Dominic Gomes, Vicario generale dell'arcidiocesi di Calcutta osserva a Fides: "Nel mancato rinnovo della licenza alle Missionarie della Carità, le agenzie governative hanno fatto un crudele regalo di Natale ai più poveri tra i poveri. Le Suore e i Fratelli Missionari della Carità sono spesso gli unici amici dei lebbrosi e degli emarginati, cui nessuno si avvicina. Quest'ultimo sgarboalla comunità cristiana e al suo impegno sociale è, ancora di più, un vile attacco ai più poveri tra i poveri dell'India".
Le Missionarie della Carità sono state fondate nel 1950 da Madre Teresa, defunta nel 1997, che ha vissuto a Calcutta per la maggior parte della sua vita, ed è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Nel settembre 2016 è stata canonizzata Papa Francesco. Le Missionarie della Carità in India hanno circa 5.200 religiose che gestiscono 277 case e istituti con attività sociali e caritative, ospizi, mense comunitarie, scuole, lebbrosari e case per bambini abbandonati.
(SD-PA) (Agenzia Fides 30/12/20219


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