AMERICA/ARGENTINA - Legalizzare il gioco d’azzardo: occorre “promuovere la cultura del lavoro, non spremere i poveri”

giovedì, 23 dicembre 2021 povertà   lavoro   leggi   chiese locali  

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Cordoba (Agenzia Fides) – “Legalizzare il gioco d'azzardo è spremere i poveri” denuncia la Pastorale Sociale e delle Dipendenze dell'Arcidiocesi di Córdoba, in vista dell’imminente discussione a livello provinciale, del disegno di legge che propone di legalizzare il gioco d'azzardo e le scommesse online. Esprimendo, ancora una volta, profonda preoccupazione, l’organismo ecclesiale sottolinea che l’'iniziativa favorirà un commercio che si avvantaggia della fragilità dei più deboli, mentre “lo Stato deve tutelare i fragili”.
La Pastorale Sociale contesta la pretesa di giustificare la legalizzazione del gioco d’azzardo in quanto una parte dei proventi raccolti dallo Stato attraverso questa legge, sarà utilizzata per l'assistenza sociale o l'attuazione di programmi per prevenire o curare le ludopatie. “È come dare ai poveri una parte di ciò che prima gli è stato tolto perché qualcuno, in mezzo, possa gestire un'impresa. Legalizzare il gioco d'azzardo significa incoraggiare il gioco d'azzardo”.
La dichiarazione, pervenuta all’Agenzia Fides, contesta anche “l’effetto pedagogico” che si vorrebbe attribuire a questa legge, e ribadisce la necessità di “promuovere la cultura del lavoro, non del gioco d’azzardo”. In un Paese che ha più del 60 per cento dei suoi bambini e adolescenti impantanati nella povertà, “è urgente generare proposte che creino fonti di lavoro dignitoso, e che promuovano e favoriscano una cultura del lavoro e dell'impegno. Questo disegno di legge sta chiaramente andando nella direzione opposta”.
Infine, unendosi a tutta la società, la Pastorale Sociale e delle Dipendenze dell'Arcidiocesi di Córdoba chiede ai legislatori “atteggiamenti responsabili a favore del bene comune, iniziative e politiche creative che aumentino le fonti di lavoro” e auspica che “il prossimo anno lavoriamo tutti insieme alla ricerca di strumenti e azioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini, in particolare bambini e adolescenti impantanati nella povertà”. (SL) (Agenzia Fides 23/12/2021)


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