AFRICA/MALAWI - Aumento del costo della vita: per la Commissione "Giustizia e pace" urge "ascoltare il grido del popolo"

giovedì, 16 dicembre 2021 giustizia   pace   economia   povertà  

Lilongwe (Agenzia Fides) - E' urgente ascoltare "il grido della cittadinanza" sull'aumento del costo della vita e sulla crescente povertà: è l'appello rivolto dalla Commissione "Giustizia e pace", in seno alla Conferenza episcopale cattolica del Malawi, al governo del Malawi. In una dichiarazione firmata dal coordinatore nazionale della Commissione, il laico cattolico Boniface Chibwana, intitolata "Ascoltate il grido del popolo; la chiamata di Mosè", si esprime profonda preoccupazione per una serie di questioni che includono la critica situazione socio-economica del paese, "che lascia molti poveri senza speranza e turbati" e che, se non affrontata, farà perdere la pubblica fiducia nel governo.
“L'esistenza di ingiustizie sociali perpetrate, tollerate o trascurate da chi governa è un insulto ai fondamenti della fede cristiana. L'impossibilità della maggioranza dei malawiani di soddisfare i bisogni primari è contro lo sviluppo sociale ed economico della nostra società; è una vera minaccia alla santità e all'essenza della vita umana. Dio si aspetta che qualsiasi leadership faccia tutto il possibile per promuovere la giustizia sociale per il popolo, per le sue creature. Quando c'è una grave ingiustizia in una società c'è una grave violenza ai diritti e alla dignità delle persone", si legge nel testo pervenuto all'Agenzia Fides.
In particolare la Commissione rileva che "l'aumento del costo della vita nel paese è una minaccia per il godimento dei diritti umani fondamentali". Si legge nella dichiarazione: “Prendiamo atto del fatto che la situazione potrebbe essere il risultato di fenomeni economici globali che hanno influito negativamente sull'ambiente macroeconomico nazionale. Nonostante ciò, il governo è obbligato ad attutire e proteggere i poveri da tali shock socio-economici. Con i livelli di povertà ancora molto elevati in Malawi, l'attuale aumento del costo della vita ha il potenziale per gettare ulteriormente molte famiglie in condizioni di estrema povertà. Predicare semplicemente misure di austerità e chiedere pazienza alla cittadinanza da parte del governo significa ignorare la dignità umana e non assolvere i propri doveri. È deplorevole che i meccanismi di protezione sociale prevalenti non includano in modo completo gruppi emarginati come persone con disabilità, anziani e i poveri nelle aree urbane”.
Pur apprezzando gli sforzi del governo per il settore della sanità pubblica, la Commissione dei vescovi nota che "la carenza di farmaci nelle strutture sanitarie pubbliche è una potenziale trappola mortale perché la maggior parte dei malawiani fa affidamento sul sistema sanitario pubblico", fortemente indebitato.
Si chiede inoltre di "depoliticizzare i programmi che toccano la a sicurezza alimentare in Malawi", in quanto essi servono per il sostentamento di molti, e dunque vanno attuati e correttamente sostenuti, nell'ottica della protezione sociale. In tal ambito si esprime preoccupazione per i ritardi nell'approvvigionamento di mais e dei prodotti agricoli e per la scarsa accessibilità di sementi alla maggior parte degli agricoltori, in particolare quelli in aree difficili da raggiungere e aree remote.
Altro settore critico e - si rileva - è quello dell'approvvigionamento di carburante "che comporta una potenziale ricerca di profitti e corruzione", e in cui vanno applicati criteri di "trasparenza e responsabilità".
In conclusione la Commissione nota che il governo è stato eletto "perché le sue promesse elettorali hanno dato alla maggior parte dei malawiani speranza di essere tirati fuori dai livelli disumanizzanti di povertà", ma ora quella speranza per molti è ancora lontana.
“I cittadini non sanno nemmeno dove sta andando il Paese. Le recenti manifestazioni di piazza sono espressione della disperazione della gente, della sensazione di essere stata tradita e della rabbia. Preghiamo perché, mentre i cittadini hanno il diritto e il dovere di esprimere insoddisfazione per le prestazioni del governo, tutto proceda essere fatto secondo le leggi del paese" e in modo pacifico, si afferma.
I Vescovi esortano l'esecutivo a istituire "meccanismi di protezione sociale inclusivi e trasparenti per proteggere i poveri dalle difficoltà socioeconomiche, per sollevarli dal peggioramento quotidiano delle condizioni di vita". E chiedono di affrontare con urgenza "la crescente frustrazione e la perdita di speranza dei cittadini".
(DB) (Agenzia Fides 16/12/2021)


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