EUROPA/ITALIA - Tra cooperazione e diplomazia: sul futuro dell’Afghanistan, le realtà cristiane protagoniste

lunedì, 13 dicembre 2021 libertà religiosa   politica   libertà di coscienza   democrazia   diritti umani   cooperazione  

Trento (Agenzia Fides) - Analizzare la situazione dell’Afghanistan, immaginare scenari futuri e soprattutto prefigurare il coinvolgimento e l'impegno dell’Europa in un quadro in continua evoluzione: con tali obiettivi, che interessano anche la missione della Chiesa cattolica nel paese, si tiene martedì 14 dicembre a Trento , nel Nord Italia, la conferenza “Afghanistan, il futuro negato”, iniziativa che intende chiarire le possibile dinamiche tra i paesi donatori e l’Afghanistan toccando temi come i corridoi umanitari, il sostegno alla popolazione, l’impegno a favore della società civile afgana. Organizzato dalle associazioni “46° Parallelo” e “Afgana”, con il sostegno degli enti locali, l'incontro pubblico proverà a fare il punto sul Paese dell’Hindukish a quattro mesi dalla fine di un conflitto durato vent’anni, segnato dal ritorno al governo dei Talebani e chiusosi con un drammatico bilancio di almeno 250mila vittime, in gran parte civili.
Alla presenza della viceministra del ministero degli Esteri Italiano Marina Sereni e dei principali attori, in Afghanistan e in Italia, della società civile italiana, il dibattito toccherà vari ambito come: accoglienza dei migranti, cultura e mondo accademico, emergenza e cooperazione allo sviluppo, società civile afgana.
L’incontro è stato preparato con alcuni webinar tematici: per la realtà dei corridoi umanitari già approvati dall’Italia, le associazioni coinvolte sono state la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, La federazione delle Chiese evangeliche, la Tavola Valdese, l’Arci. Sono infatti soprattutto le realtà cristiane a occuparsi dei corridoi umanitari che dovrebbero trasferire in Italia circa 1200 afgani che hanno chiesto di lasciare il Paese. Il numero potrebbe però allargarsi: le stesse organizzazioni in molti casi, assieme ad altre associazioni, hanno provveduto in questi mesi a una prima accoglienza, alloggi e sostegno a molte famiglie afgane arrivate dopo l’evacuazione di circa 5mila afgani nello scorso agosto.
La conferenza intende chiarire come e quanto il governo italiano intenda impegnarsi in futuro in Afghanistan e quale ruolo potrebbe avere all’interno di un’Europa, fino dimostratasi assai solidale verso i migranti. Il tema porrà quesiti anche su come la diplomazia europea intenda muoversi nei confronti dell’Emirato in Afghanista, sia considerando il tema dell’aiuto umanitario sia il pino del rispetto dei diritti. L'aspetto diplomatico e le scelte diplomatiche saranno importanti anche per delinear e il futuro della "missio sui iuris" cattolica a Kabul, dato che la sede della cappella cattolica era all'interno dell'Ambasciata italiana nella capitale afghana.
Sarà presente anche un inviato dell’Unesco che porrà l’accento sul tema della libertà di espressione in Afghanistan.
(MG-PA) (Agenzia Fides 13/12/2021)




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