AMERICA/ARGENTINA - La sfida missionaria è la prima delle sfide poste alla Chiesa argentina per i prossimi anni

venerdì, 10 dicembre 2021 animazione missionaria   conferenze episcopali  

Buenos Aires (Agenzia Fides) – Sono 6 le sfide che si presentano alla Chiesa argentina per i prossimi anni: a inviduarle e a presentarle è il Presidente della Conferenza Episcopale (CEA), Monsignor Oscar Ojea, Vescovo di San Isidro, appena rieletto a questo incarico dall’ultima Assemblea Plenaria di novembre. In questo contesto, Monsignor Ojea ha condiviso con gli altri Vescovi 6 sfide principali: la sfida missionaria posta da Papa Francesco nella Evangelii gaudium; il Sinodo convocato da Papa Francesco; accompagnare il Magistero sociale della Chiesa; la difesa della vita; gli abusi nella Chiesa; l’ideologia di genere.
Secondo la nota dell’ufficio comunicazioni della CEA, pervenuta a Fides, queste sfide saranno illustrate dallo stesso Monsignor Ojea attraverso 3 video. Nel primo video il Vescovo si sofferma sulle prime due: "La prima sfida è missionaria, ed è posta dal Papa nella Evangelii gaudium che è una lettera programmatica: ‘sogno un'opzione missionaria capace di trasformare tutto’ EG 27. La Chiesa serve a questo unico scopo, evangelizzare. Il contesto immediato della pandemia ha lasciato profonde tracce di rabbia, tristezza, delusione e paura. Tutte queste schegge lasciate dalla pandemia non possono essere valutate correttamente per la vicinanza del tempo. Questa uscita missionaria della nostra Chiesa si confronta con questa realtà e questo contesto". Per il Presidente della CEA, la prima attività missionaria è ascoltare: "Ogni missione inizia con l'ascolto di coloro a cui mi rivolgerò. Insieme a tutto il Popolo di Dio che evangelizza, dobbiamo portare avanti questa profonda conversione pastorale e missionaria, con la quale siamo in debito".
Riguardo alla seconda sfida, il Sinodo indetto da Papa Francesco, che è nella fase diocesana, Monsignor Ojea sottolinea che "il popolo evangelizza il popolo, siamo tutti figli, tutti fratelli, tutti unti e tutti inviati". "La Chiesa esce per ascoltare in un mondo di orecchie sorde, in cui ogni gruppo ascolta il proprio discorso. Ci sono diverse reazioni e timori alla proposta del Sinodo”. Come Presidente della Conferenza episcopale, Monsignor Ojea dice di aver rilevato che alcuni media “non esitano a usare disinformazione, calunnie e diffamazione per attaccare la Chiesa cercando di espellerla dallo spazio pubblico". Quindi prosegue: "C'è anche un fondamentalismo religioso che non rispetta la libertà degli altri e alimenta forme di intolleranza e violenza che anelano ad una Chiesa che impone il potere”. (SL) (Agenzia Fides 10/12/2021)


Condividi: