EUROPA/SPAGNA - “La famiglia ha molta piú validità di quella riconosciuta dal diritto e dall'ordinamento giuridico. In questi momenti tutti siamo responsabili di come si costruisce il futuro” afferma il Vicepresidente del Foro Spagnolo della Famiglia, Benigno Blanco

martedì, 26 luglio 2005

Madrid (Agenzia Fides) - Benigno Blanco, Giurista e Vicepresidente del Foro Spagnolo della Famiglia. (FEF), illustra la situazione attuale della Spagna riguardo ai delicati temi del matrimonio e della famiglia e le azioni che si stanno portando avanti dopo l'approvazione della legge che permette il cosiddetto “matrimonio tra persone dello stesso sesso”.
“In Spagna si registrano 8,9 milioni di matrimoni, vuole dire che c'è una percentuale molto alta di matrimoni tra un uomo ed una donna - afferma Benigno Blanco - e ci sono un 20 per cento di divorzi. Ciò vuol dire che l’80 per cento dei matrimoni rimane valido per tutta la vita. La Spagna è inoltre uno dei paesi dell'Unione Europea dove si registra la percentuale maggiore di bambini che nascono all’interno di famiglie i cui genitori sono sposati. Normalmente quelli che hanno un figlio fuori del matrimonio, tendono a sposarsi. Pertanto la realtà è che la famiglia ha grande validità nella vita reale della società. Le leggi cercano di rendere inconsistente ed irriconoscibile l'istituzione del matrimonio, ma nella vita reale la gente continua a stimarlo”.
Rispetto alla lotta attuale contro la legge del governo spagnolo, Benigno Blanco afferma che “il FEF ha chiesto al Partito Popolare che faccia ricorso all’incostituzionalità, perché siamo convinti che la legge è incostituzionale e ci sono abbastanza prove per dimostrarlo”. Inoltre stanno già apparendo casi di ricorsi presentati dai giudici. “Quando un giudice deve decidere in un procedimento, in base ad una legge che considera non costituzionale, la legge gli consente di sospendere il procedimento e presentare un ricorso chiedendo al Tribunale Costituzionale che detti una sentenza dichiarando se la legge è conforme alla costituzione o no”. In concreto c'è stato già il caso di una giurista di Denia (Alicante, Spagna) che il 20 luglio ha presentato ricorso e si è rifiutata di sposare due donne. Benigno Blanco afferma: “Non sarà certo l'unico magistrato a porsi la questione di incostituzionalità!”.
Un altro punto importante in questa difesa del matrimonio è l'obiezione di coscienza, che “è un diritto costituzionale e, pertanto, può esercitarsi in una materia concreta benché non ci sia una legge specifica che regoli l'obiezione di coscienza. È un diritto che sgorga direttamente dalla Costituzione. Qualunque giudice, sindaco, consigliere comunale, può appellarsi all'obiezione di coscienza” afferma il Vicepresidente del FEF. Pertanto l'obiezione di coscienza e il ricorso all’incostituzionalità presentato direttamente dai giudici, lascia il dibattito aperto in Spagna affinché sia il proprio il Tribunale Costituzionale a pronunciarsi se si deve mantenere o no questa legge. Io confido che il Tribunale Costituzionale arrivi ad annullare questa legge in quanto contraria alla Costituzione”.
Benigno Blanco conclude facendo una valutazione sul momento storico che stiamo vivendo, considerandolo “appassionante ed entusiasmante in modo speciale”: “Viviamo un'epoca molto peculiare ma anche un'epoca in cui gli avvenimenti interpellano la responsabilità di tutti. Tutti siamo responsabili di come si costruisce il futuro. Essendo tutto in discussione, la responsabilità individuale nel difendere le proprie convinzioni si trasforma nel valore determinante di come sarà il futuro”. (RG) (Agenzia Fides 26/7/2005 - Righe 37, Parole 503)


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