AFRICA/KENYA - P. Kamemba: “sarà nostra premura seguire da vicino l’evolversi della campagna vaccinale contro la malaria”

venerdì, 15 ottobre 2021

Kisumu (Agenzia Fides) – “Considerando le numerose istituzioni sanitarie che sono sotto il patrocinio della Chiesa cattolica, specialmente nelle aree a rischio di malaria, il neo vaccino contro la malattia endemica sarà di grande interesse per la Chiesa locale africana”. Lo scrive all’Agenzia Fides p. Robbin Kamemba, Superiore regionale della Società per le Missioni Africane (SMA) in Kenya. Il missionario ha specificato che al momento la Conferenza dei Vescovi kenioti (KCCB) non si è ancora pronunciata ufficialmente in merito, “sarà premura di tutti noi seguire da vicino l’evolversi della campagna vaccinale contro la malattia nel nostro continente”.
Il commento di p. Robbin arriva ad una settimana dalla notizia dell’approvazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il 6 ottobre 2021, per la somministrazione su larga scala dell'unico vaccino finora approvato contro la malaria. “Un dono per il mondo, ma soprattutto per l'Africa", il continente che più degli altri ha sofferto questa malattia parassitaria aveva detto per l’occasione il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Questo è un vaccino sviluppato in Africa da ricercatori africani e ne siamo orgogliosi” ha aggiunto.
Il Superiore SMA ricorda che in Kenya si registrano ogni anno 10.700 decessi a causa della malaria. Si tratta di una svolta medica significativa. Migliaia di vite possono essere cambiate e salvate grazie a questa vaccino”.
Il medico tropicalista Giovanni Putoto, responsabile della Programmazione e ricerca operativa di Medici con l’Africa Cuamm, una delle istituzioni sanitarie cattoliche maggiormente impegnate nel continente, ha confermato l’affidabilità del vaccino. “Ha un'efficacia del 30% nel ridurre i casi severi di malaria, quelli cioè che portano alla morte, ma cresce fino al 70% se viene accompagnato dall'utilizzo di zanzariere e dalla somministrazione di farmaci. In alcuni contesti come l'Uganda, dove siamo presenti, ogni bambino ha in media 6-7 attacchi di malaria ogni anno, ovvero rischia ogni anno di morire 6-7 volte”, ha spiegato il medico.
Dal lancio dei programmi pilota contro la malaria nel 2019, nei 3 Paesi (Ghana, Kenya e Malawi) che hanno guidato l'introduzione del vaccino in aree selezionate di trasmissione, sono stati raggiunti più di 800.000 bambini con almeno 1 dose. Ad oggi sono state somministrate più di 2,3 milioni di dosi.
Una delle aree ad alto tasso di incidenza della malattia dove hanno testato il vaccino è Kisumu, situata sulle rive del Lago Vittoria. Secondo il ministero della sanità keniota, Mutahi Kagwe, oltre a Kisumu, le regioni ad alto rischio includono tra gli altri Homa Bay, Migori, Siaya, Kakamega, Bungoma, Vihiga e Bungoma.
(RK/AP) (Agenzia Fides 15/10/2021)


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