ASIA/FILIPPINE - Elezioni in pandemia, "occorre votare in modo responsabile", esortano i leader cattolici

mercoledì, 29 settembre 2021 elezioni   società civile   caritas   cittadinanza  

Manila (Agenzia Fides) - "I cittadini sono chiamati a esercitare il diritto di voto in modo responsabile, mentre il paese è ancora segnato dalla pandemia": è l'appello lanciato da diversi leader cattolici nelle Filippine, mentre il paese prepara la grande macchina elettorale che culminerà con le elezioni generali del 9 maggio 2022, quando si eleggerà il Presidente, il Parlamento e molti amministratori locali. L'intervento dei leader cattolici giunge mentre alcuni legislatori hanno pubblicamente dichiarato che il voto potrebbe essere procrastinato se la pandemia non fosse superata.
Nonostante la pandemia, le elezioni nazionali del prossimo anno sono un momento cruciale della vita sociale e politica nazionale, cui bisogna prestare la massima attenzione, ha dichiarato Mons. Pablo Virgilio David, Vescovo di Kalookan e Presidente eletto della Conferenza Episcopale (assumerà l'incarico a dicembre). Proprio nell'organizzare il voto in un tempo di pandemia, occorre essere molto cauti perché "la crisi sanitaria in atto non venga utilizzata da alcuni settori per ostacolare le elezioni", ha rilevato.
“Bisogna garantire che si tengano le elezioni, assicurarsi che il processo di preparazione vada avanti nel rispetto della legalità e dei protocolli sanitari", ha detto, invitando le autorità preposte a garantire il regolare svolgimento delle elezioni, salvaguardando l'integrità delle schede elettorali. Il fine, ha rimarcato Mons. David, è che "queste elezioni siano trasparenti, oneste, accurate, significative e pacifiche". Perché questo avvenga - ha rilevato - è assolutamente necessaria la piena partecipazione della cittadinanza: anche i fedeli cattolici dovrebbero coinvolgersi in attività e questioni politiche, poiché "la politica è la più alta forma di carità" e "l'impegno politico è parte integrante dell'essere cittadini responsabili".
“Evitare di interessarsi alle questioni politiche è un errore: fa parte della nostra vita di cittadini avere a cuore e prendersi cura del bene comune del nostro Paese”, ha affermato il Presule.
Il Vescovo di Kidapawan, Mons. Jose Collin Bagaforo, Direttore nazionale di Caritas Filippine, ha affrontato la questione delle elezioni durante il lancio di "Halalang Marangal 2022", coalizione di oltre 20 organizzazioni, cattoliche e non, che hanno deciso di fare rete per garantire "un voto responsabile e trasparente”. Accanto alla Caritas, fanno parte della coalizione, tra gli altri enti, la Commissione episcopale per i Popoli indigeni; la Commissione episcopale per i Giovani; l'Associazione dei Superiori Maggiori nelle Filippine (AMRSP); la Catholic Educational Association of the Philippines; Radio Veritas 846. La rete intende compiere un "discernimento e una azione comune, per il bene del paese e la sacralità del voto" ha detto p. Antonio Labiao, Segretario esecutivo.
Mons. Bagaforo ha affermato, presentando l'iniziativa: "La nostra scelta politica riflette i nostri valori". "L'atto del voto - spiega - rivela chi sono. I voti espressi dalle persone ne sono lo specchio. Il nostro voto è un'espressione e un'affermazione della nostra dignità umana, principio fondamentale della dottrina sociale cattolica”. Il voto, ha aggiunto, "è un dono di Dio alle persone e il modo in cui lo usiamo è il nostro dono al nostro Paese. È un adempimento della propria responsabilità nel partecipare e influenzare la vita sociale e politica della nostra nazione".
Mentre la nazione è scossa da numerose questioni e sfide, tra le quali la pandemia, "i cittadini filippini meritano un leader con il cuore di servitore", ha affermato. Ma, per essere "un vero e proprio leader al servizio del popolo - ha proseguito - occorre avere competenza, esperienza, compassione, gentilezza, passione e perseveranza". "Un leader efficace fornisce indicazioni e ispira la famiglia di Dio a lavorare instancabilmente per migliorare la condizione di tutti i filippini con un'attenzione preferenziale agli emarginati e agli esclusi" ha concluso Bagaforo.
Agnes Brazal, professoressa all'Università De La Salle di Manila e alla St. Vincent School of Theology nella capitale, ha notato che "usare saggiamente il proprio diritto di voto significa partecipare personalmente alla promozione del Regno di Dio". A causa della pandemia, molti filippini hanno paura di registrare i loro nomi presso la Commissione elettorale. La registrazione degli elettori, che dovrebbe terminare il 30 settembre, è prorogata fino al 31 ottobre, per favorire tutti i cittadini nel compiere l'atto di iscriversi nelle liste elettorali, per poter esercitare il loro diritto di voto. Secondo Brazal, esiste ancora una certa paura di contrarre il virus letale: "Se non fosse stato per la pandemia, ci sarebbero stati già più iscritti".
In vista delle elezioni politiche, previste per il 9 maggio 2022, la Commissione elettorale dovrebbe pubblicare entro gennaio 2022 l'elenco dei candidati ufficiali, compresi quelli in corsa per la carica di Presidente, Vicepresidente, per i seggi di 12 senatori e per 308 membri della Camera dei Rappresentanti.
Vi sono poi le lezioni di 81 governatori e vice governatori, 780 seggi nei Consigli provinciali, 1.634 sindaci e vicesindaci di comuni, 13.546 seggi nei consigli comunali. Secondo la Costituzione filippina del 1987, le elezioni generali si tengono ogni sei anni, il secondo lunedì di maggio. Nelle Filippine, dove il 48% della popolazione di quasi 110 milioni di persone, ha meno di 25 anni, circa l'80% della popolazione professa la religione cattolica.
(SD-PA) (Agenzia Fides 29/9/2021)


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