ASIA/FILIPPINE - Le Scalabriniane aprono una nuova missione per i migranti a Davao

martedì, 14 settembre 2021 emigrazione   istituti missionari   papa francesco  

Davao (Agenzia Fides) - Le suore Missionarie Scalabriniane aprono una nuova missione nelle Filippine, a Davao. Si tratta della terza città più popolosa delle Filippine dopo Quezon City e Manila: conta più di un milione e mezzo di abitanti in un’isola, quella di Mindanao, che ne ha più di 24 milioni. È la prima destinazione per molti migranti, sia interni al Paese sia stranieri. Il centro offre opportunità economiche specie nello sviluppo agricolo e nel turismo. È una zona dalla profonda integrazione interreligiosa: il cattolicesimo (57%) e l’islamismo (23,4%) sono le confessioni più praticate.
Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides, il lavoro delle Missionarie Scalabriniane sarà rivolto al sostegno dei migranti, secondo il carisma del loro istituto, aiutandoli anche per le loro necessità formative, educative e di accesso ai servizi sanitari. “Lo Stato delle Filippine conta più di 100 milioni di abitanti con diversi gruppi etnici - spiega la superiora delegata per l’Asia, suor Elizabeth Pedernal –. Davao e la sua area metropolitana, che si trovano nel Sud, attraggono cinesi, coreani, ma anche moltissimi migranti interni che cercano nuove opportunità. Il nostro lavoro sarà quello di accoglierli, proteggerli, integrarli e promuovere i loro progetti di vita, secondo gli insegnamenti cristiani e del nostro Pontefice, Papa Francesco”.
Tra i problemi maggiormente presenti nella regione di Davao, quelli legati ai migranti filippini che ritornano a casa dopo le più diverse storie di vita, e hanno difficoltà a trovare un lavoro e a reintegrarsi nella società dopo una vita passata all’estero. Molti di loro, anche i marittimi, soffrono di depressione e altri disturbi psichici che si sono acuiti anche a causa della pandemia di Covid-19. “E’ fondamentale quindi aiutarli puntando all’integrazione della famiglia, accompagnandole in modo tale che nessuno dei loro componenti possa restare indietro” sottolinea la delegata per l’Asia delle suore Scalabriniane. (SL) (Agenzia Fides 14/09/2021)


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