ASIA/IRAQ - Mar Awa Royel è il 122esimo Patriarca della Chiesa assira d’Oriente

giovedì, 9 settembre 2021 medio oriente   chiese orientali   ecumenismo   teologia  

AINA

Erbil (Agenzia Fides) – Il 122esimo Patriarca della Chiesa assira d’Oriente viene dagli USA e ha studiato nelle accademie cattoliche, compreso il Pontificio Istituto Orientale. Si tratta di Mar Awa Royel, finora Vescovo della diocesi assira di California (USA) e Segretario del Santo Sinodo. Lo hanno eletto mercoledì 8 settembre i 15 Vescovi della Chiesa assira d’Oriente, riuniti da lunedì 6 settembre nel Sinodo elettivo convocato a Ankawa, sobborgo di Erbil, per eleggere il successore del Patriarca Mar Gewargis III, che già nel febbraio 2020 aveva annunciato la sua rinuncia all’ufficio patriarcale per motivi di salute (vedi Fides 7/9/2021).
Nato 46 anni fa a Chicago, e quindi figlio della diaspora assira negli USA, David Royel è stato ordinato diacono già a 17 anni, e in seguito ha conseguito titoli di laurea in sacra teologia presso la Loyola University di Chicago (fondata nel 1870 dai Gesuiti) e presso l’University of Saint Mary of the Lake, nota anche come “Mundelein Seminary”, storico istituto incaricato della formazione teologica e spirituale dei sacerdoti cattolici dell’Arcidiocesi di Chicago. Successivamente ha conseguito la licenza in Sacra Teologia e il dottorato presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma. È stato ordinato Vescovo dall’allora Patriarca Mar Dinkha IV nel 2008, prendendo il nome di Awa (che in lingua assira significa “padre”) e divenendo il primo Vescovo della Chiesa assira nato negli Usa.
E’ nota la sua apertura ecumenica e il suo coinvolgimento diretto nelle relazioni fraterne con la Chiesa cattolica, che ha curato anche nella sua veste di Presidente della Commissione per le relazioni inter-ecclesiali della Chiesa assira d’Oriente. Tra i suoi contributi accademici spicca l’opera “Mysteries of the Kingdom: The Sacraments of the Assirian Church of the East" (2011), un trattato sulla teologia della Chiesa assira d'Oriente riguardante i sette sacramenti, testo che assume rilievo anche in vista dei futuri, possibili sviluppi del dialogo teologico in corso tra Chiesa cattolica e Chiesa assira d’Oriente.
L’antica Chiesa d’Oriente non ha mai avuto conflitti dogmatici diretti con il Vescovo di Roma. Il dialogo teologico ufficiale tra Chiesa cattolica e Chiesa assira d’Oriente è stato avviato nel 1984, e ha portato alla dichiarazione cristologica comune del 1994, che ha confessato la fede in Cristo condivisa tra cattolici e assiri. Adesso, tale dialogo teologico fraterno sta proseguendo sul tema dei sacramenti e della vita sacramentale della Chiesa. Già dal 2001 la Chiesa assira d’Oriente ha autorizzato esperienze di ospitalità eucaristica con la Chiesa caldea, in situazioni pastorali che lo richiedono. Un futuro documento congiunto tra Chiesa cattolica e Chiesa assira d’Oriente potrebbe attestare ufficialmente il riconoscimento reciproco della validità dei sacramenti celebrati e amministrati nelle due Chiese. La teologia e la spiritualità della Chiesa assira e della Chiesa caldea sottolineano con forza la natura umana di Cristo. Tale prospettiva spirituale non potrebbe essere maggiormente valorizzata come una via feconda per l'annuncio cristiano nel tempo presente.
Il cammino di dialogo fraterno tra la Chiesa cattolica e le antiche Chiese d’Oriente si mantiene sempre nell’orizzonte di un possibile ripristino della piena comunione sacramentale. Una speranza che spinge ad affrontare e accorciare le distanze teologiche e dottrinali, e alimenta anche la comune sollecitudine per le comunità cristiane mediorientali e le loro sofferenze, nelle terre dove predicarono gli Apostoli. (GV) (Agenzia Fides 9/9/2021)


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