AFRICA/ETIOPIA - “L’Etiopia sta vivendo la fase più drammatica della sua storia recente”

venerdì, 20 agosto 2021 guerre   aiuti umanitari   sfollati  

Addis Abeba (Agenzia Fides) - Mentre il mondo è concentrato dalle notizie provenienti dall’Afghanistan, un dramma silenzioso continua a compiersi nel Corno d’Africa. La guerra nel Tigrai, scoppiata a novembre 2020, ha da tempo ormai travalicato i confini della provincia nel nord dell’Etiopia e si è estesa ad altre regioni del Paese, accrescendo il dramma delle popolazioni civili.
L'ultimo rapporto delle Nazioni Unite sulla crisi umanitaria in Tigrai afferma che "solo una frazione degli aiuti umanitari necessari per soddisfare le crescenti esigenze" sta raggiungendo il Tigrai dove la situazione "rimane imprevedibile e volatile, mentre continua il movimento delle forze del Tigrai nelle regione abitate dagli Amhara e dagli Afar". Circa 2,4 milioni di persone hanno bisogno di aiuti nello stato regionale somalo del Paese, poiché emergono segnalazioni di crescente malnutrizione e imminente carenza d'acqua.
Il Fronte di Liberazione del Tigrai (TPLF) che ha ricacciato dal Tigrai le forze etiopiche ed eritree, è passato all’offensiva ed ha annunciato di aver stretto accordi con altri gruppi armati. Uno di questi sembra essere il principale gruppo ribelle nella regione dell'Oromia in Etiopia, che avvertito che potrebbe tagliare un'importante autostrada che collega l'Etiopia al Kenya, compromettendo il commercio con Nairobi.
“Il conflitto sta entrando in una fase ancora più dura. L’Etiopia sta vivendo la fase più drammatica della sua storia recente” afferma all’Agenzia Fides una fonte locale. “Sono entrati in azione i droni iraniani che stanno bombardando le truppe tigrine, mentre le autorità centrali stanno armando i civili. I tigrini devono quindi far fronte a diverse milizie, ma il fatto che siano entrati in territorio Amhara sta mettendo in difficoltà il Premier Abiy Ahmed”. Quest’ultimo sta cercando appoggi internazionali, anche per risolvere le dispute con il vicino Sudan, per le quali il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è offerto di mediare. Durante la sua visita in Turchia Abiy, oltre a incassare l’impegno del Presidente turco di adoperarsi per cercare una soluzione al conflitto tigrino e alla disputa con il Sudan, ha firmato con Ankara un accordo militare. (L.M.) (Agenzia Fides 20/8/2021)


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