AMERICA/NICARAGUA - Messaggio dell'arcidiocesi di Managua: "Non ci sono condizioni per elezioni democratiche"

giovedì, 12 agosto 2021 politica   diritti umani   elezioni   democrazia   aree di crisi  

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Messaggio dell'arcidiocesi di Managua: "Non ci sono condizioni per elezioni democratiche"

Managua (Agenzia Fides) - L'Arcidiocesi di Managua, attraverso la propria Commissione Giustizia e Pace, ha denunciato la sistematica violazione dei diritti politici e costituzionali nella campagna elettorale per il voto di novembre.
In un comunicato, inviato a Fides, e rilanciato sui social media, "Giustizia e Pace" ha denunciato la grave situazione di persecuzione che il regime di Daniel Ortega ha scatenato nei mesi scorsi contro i suoi avversari: candidati presidenziali, giornalisti e leader politici.
A questo si aggiungono "le minacce alla Chiesa cattolica, le offese ai suoi sacerdoti e vescovi, le limitazioni nel rilascio di visti o della residenza a sacerdoti stranieri, le vessazioni di parrocchiani laici e altre azioni illegali e intimidatorie".
Pertanto "al popolo nicaraguense, che ha il diritto di scegliere diverse opzioni politiche, viene impedito di esprimere la propria preferenza nel voto di novembre. Il processo elettorale che dovrebbe essere una festa civica è vissuto con paura e incertezza perché non ci sono le condizioni per elezioni democratiche" continua il comunicato.
Inoltre "siamo feriti dalla nuova ondata di migrazioni nicaraguensi, per lo più giovani, che sono costretti a lasciare la loro patria a causa dell'insicurezza, della disoccupazione, dell'incertezza sul futuro del Paese".
Il regime di Daniel Ortega, negli ultimi tre mesi, ha imprigionato sette candidati alla presidenza (Vedi Fides 17/06/2021 e 9/07/2021); ha inibito Berenice Quezada, candidata alla vicepresidenza ufficialmente iscritta al Consiglio Supremo Elettorale (CSE); e ha cancellato la personalità giuridica del partito Cittadini per la Libertà (CxL).
Organizzazioni della società civile hanno denunciato che il regime di Ortega tiene più di 140 prigionieri politici nelle diverse carceri del Paese, tra questi vi sono più di 30 attivisti, candidati, intellettuali, ex guerriglieri sandinisti, uomini d'affari, ex diplomatici e giornalisti che sono stati imprigionati nel contesto del processo elettorale che dovrebbe culminare il 7 novembre.
(CE) (Agenzia Fides 12/08/2021)


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