ASIA/IRAQ - Partito politico di cristiani annuncia il boicottaggio delle prossime elezioni parlamentari

venerdì, 30 luglio 2021 medio oriente   chiese orientali   politica   minoranze religiose   elezioni  

Baghdad (Agenzia Fides) – Il Partito dei figli dei due fiumi (Beth Nahrain), sigla politica che raccoglie dirigenti e militanti provenienti dalle comunità cristiane irachene, ha ufficialmente annunciato l’intenzione di boicottare le prossime elezioni parlamentari irachene, in programma il prossimo 10 ottobre. La drastica decisione viene giustificata tirando in ballo una serie di ragioni, elencate e argomentate nel comunicato con cui la dirigenza ha annunciato l’intenzione di boicottare la tornata elettorale.
“Le forze politiche irachene, noi compresi – si legge nel testo, con riferimenti impliciti allo strapotere delle milizie settarie e alle sanguinose repressioni delle manifestazioni del 2019 - avevano chiesto che le armi fossero esclusivamente nelle mani dello Stato, che gli assassini dei manifestanti fossero assicurati alla giustizia, che venisse affrontata con risolutezza la questione della lotta alla corruzione”. Purtroppo – aggiungono i leader di Beth Nahrain – nessuna di queste richieste ha trovato risposte adeguate, ed è facile prevedere che anche il processo elettorale avverrà in condizioni in cui non è garantita sufficiente trasparenza e equità.
Il comunicato mette anche il dito nella piaga più volte denunciata dai Partiti che in qualche modo pretendono di esercitare la rappresentanza politica delle comunità cristiane autoctone (caldei, siri e assiri). Il sistema delle “quote”, attualmente in vigore, che riserva a membri delle diverse comunità cristiane 5 dei 329 seggi parlamentari, a giudizio della dirigenza di Beth Nahrain continuerà a non favorire una adeguata rappresentanza politica delle componenti cristiane, perché nella sua forma attuale esso rende possibili operazioni di manipolazione elettorale che già negli ultimi anni hanno permesso ai Partiti maggiori di far assegnare anche quei seggi a propri emissari. Il meccanismo di queste manipolazioni elettorali è piuttosto semplice: alle elezioni del 2018 – ricorda il comunicato di Bet Nahrain – i Partiti più consistenti dirottarono migliaia dei voti dei propri militanti per sostenere candidati a loro fedeli che gareggiavano per conquistare uno dei 5 seggi riservati alla componente cristiana.
Dopo quella vicenda, sono cadute nel vuoto le richieste di modificare il sistema di assegnazione dei seggi “di quota”, ad esempio attraverso la creazione di specifici registri di elettori abilitati a votare per l’assegnazione dei seggi riservati a candidati cristiani.
A metà luglio, come riferito dall’Agenzia Fides (vedi Fides 17/7/2021), il Patriarca caldeo Louis Raphael Sako ha paventato la possibilità che le prossime elezioni siano boicottate da tanti elettori cristiani, a causa del rischio di brogli e soprattutto della sfiducia dovuta al fatto di essere stati “scippati” alle elezioni del 2018 della quota di seggi parlamentari riservati dal sistema elettorale ai candidati provenienti dalle comunità cristiane.
Quelle in programma a ottobre saranno elezioni anticipate (i rappresentanti parlamentari dovrebbero essere eletti di regola ogni 4 anni). Il voto politico anticipato era una delle richieste dei manifestanti scesi in piazza nel 2019 contro il governo. Nel clima di sfiducia generalizzato, si moltiplicano gli appelli di commentatori e attivisti politici favorevoli al boicottaggio del prossimo appuntamento elettorale. (GV) (Agenzia Fides 30/7/2021)


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